«Quinto posto? L’obiettivo non cambia, resta sempre la salvezza».
Laconico il messaggio lanciato da Cristiano Zabena, tecnico di una Saviglianese in forma smagliante nell’ultima parte del girone d’andata: dieci, infatti, sono stati i risultati utili consecutivi raccolti dalla formazione rossoblù, un filotto che le ha permesso di arrivare alla sosta natalizia al quinto piazzamento, ovverosia l’ultimo treno disponibile per i playoff. E pensare che l’inizio non era stato così positivo, con due soli punti raccolti nelle prime cinque giornate – complice anche un calendario per nulla agevole per una neopromossa.
«All’inizio abbiamo avuto difficoltà perché dovevamo “capire” come era la Promozione, in molti arrivavano dalla Prima Categoria ed è stato accusato il salto – spiega infatti Zabena – Abbiamo dovuto trovare la quadra e sono stati aggiunti i due acquisti Marchetti e Paschetta assieme ai giovani (all’esordio in prima squadra, anche negli allenamenti). Ci abbiamo messo un attimo a inquadrarci e con il gruppo di “vecchi” che ho si lavora veramente bene, anche perché stanno facendo crescere tanto i giovani. L’approccio alla categoria è stato complicato, ottenendo anche meno rispetto a quanto seminato (vedasi i risultati di Busca ed Alba), ma alla lunga abbiamo anche raccolto i frutti».
Malgrado il promettente quinto piazzamento, il tecnico dei Maghi vola basso: «Siamo partiti per salvarci e far crescere i giovani, siamo quinti in classifica e cercheremo di giocarcela fino in fondo; come ho già detto alla squadra, il girone di ritorno è quello che fa fare la differenza, ogni partita dovrà essere giocata alla morte, anche per toglierci delle soddisfazioni. Le prime 7 giornate sono quelle che vogliamo riscattare».
La Saviglianese tornerà in campo domenica 14 gennaio fra le mura del Busca: «A Busca ho giocato e allenato, sento molto la partita e il 14 sfideremo una squadra che vuole vincere il campionato: sarà un’ottima partita da parte di entrambe le squadre, ci stiamo allenando bene per disputare un girone di ritorno importante e per cercare di divertirci. Ci mancano 10 punti per salvarci, ma dopo non dovremo mollare».
Importante il doppio innesto di esperienza dei sopracitati Simone Paschetta e Andrea Marchetti: «Paschetta, che è stato operato alla spalla prima di Natale, deve fare una nuova radiografia per controllare a che punto è il suo infortunio e quindi capire quando incominciare la fisioterapia – commenta l’allenatore – Spero di recuperarlo per marzo: a centrocampo ci dà tanta quantità e fin quando ha giocato ha vinto ampiamente la scommessa che ci eravamo posti durante il calciomercato estivo. Marchetti è un giocatore di qualità, con la sua esperienza fa crescere i giovani, ha migliorato tutta la difesa e contro Cbs e Sommariva Perno ha giocato anche a centrocampo, perché apporta fisicità e qualità; non so se ripeterò l’esperimento, perché i giovani stanno migliorando tanto e finalmente ho più scelte».
I giovani, appunto. Tanti i giovani provenienti dalla Juniores che stanno trovando spazio in Promozione e che stanno apportando il loro contributo fra i “grandi”. Parole al miele da parte di Zabena: «Ambrosino (2004) è uno dei primi ad affacciarsi alla prima squadra, è cresciuto e sta crescendo veramente tanto, dopo le iniziali fisiologiche difficoltà ha rivelato la sua potenza fisica (così come i fratelli Chelarescu e Cukaj) e quando chiamato in causa ha sempre fatto discretamente bene: è il giocatore con la migliore media gol in campionato ma può migliorare ancora tanto».
di Alessio Bessone