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Secondo posto in classifica e secondo posto in Coppa Italia: si può riassumere con un’espressione andata di moda negli ultimi anni quale “Bene ma non benissimo” la prima stagione in maglia ciociara per Ikram Neddar. La calciatrice racconigese di origine marocchina, dalla scorsa estate in forza al Frosinone nel campionato di Serie C Femminile, ha chiuso la stagione con due medaglie d’argento: in campionato, infatti, le gialloblù sono finite al secondo posto, a -3 dal Trastevere capolista, mentre in Coppa hanno perso ai calci di rigore contro lo Spezia (fra gli errori dal dischetto, anche quello della stessa Neddar, che ha colpito la traversa). «Sono venuta con l’obiettivo di vincere il campionato, purtroppo, però, abbiamo perso gli scontri diretti e siamo state sfortunate con gli infortuni, non riuscendo a dare il 100% – lamenta Ikram – Eravamo nettamente più forti della concorrenza, il nostro undici e la nostra panchina erano migliori: evidentemente è mancato qualcosa in più. Abbiamo provato a toglierci perlomeno la soddisfazione della Coppa, ma abbiamo perso: la stagione, alla fine, è diventata molto lunga poiché c’era la Coppa di mezzo e nelle fasi finali il caldo ha inficiato non poco».
Nessun trofeo, ma c’è almeno una piccola soddisfazione per Ikram e la sua squadra: il Frosinone è stata la squadra con la miglior difesa del campionato, subendo solamente 15 reti in 28 giornate: «È un dato che, da mediano difensivo quale sono, fa piacere. Tuttavia, il nostro girone era meno forte rispetto agli altri, quindi era anche normale subire così poche reti».
Insomma, Ikram non si accontenta e dalle sue parole al telefono traspare tutta la sua ambizione, sia per quanto riguarda la sua carriera nei club che con la maglia della Nazionale del Marocco: «Il sogno di ogni calciatrice è di arrivare in Serie A, di ricevere la chiamata dalla Nazionale maggiore e, nel mio caso, vincere qualcosa con le Leonesse: giocare in Italia o all’estero è indifferente, punto al massimo. Non mi pongo limiti, nessun passo indietro, solo passi in avanti».
di Alessio Bessone
L’INTERVISTA COMPLETA ALL’INTERNO DEL GIORNALE.