Il Saviglianese è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti gratuitamente al canale ed essere sempre aggiornato sulle ultime novità.
Brutte notizie per i cento firmatari del “Comitato di quartiere viale Piave e parco Graneris”. Almeno a breve, non potranno essere effettuati interventi strutturali per mitigare la velocità delle auto sul viale. Lo ha riferito giovedì scorso in Consiglio comunale l’assessore ai lavori pubblici Federica Brizio (Progetto per Savigliano), rispondendo ad un’interrogazione del gruppo di minoranza Spazio Savigliano. La compagine di centrosinistra già nel febbraio e nel settembre 2024 aveva richiamato l’attenzione sulla pericolosità di quel tratto di strada. «Per un breve periodo erano stati intensificati i controlli sulla velocità – ha detto la consigliera Giorgia Seliak – ma null’altro è stato fatto. I firmatari hanno presentato anche delle proposte concrete».
«Il problema del viale – ha risposto Brizio – è che non si possono fare interventi strutturali, nemmeno quelli proposti dai firmatari; me lo ha riferito la Polizia locale, alla quale ho chiesto un parere. Inoltre, nei mesi estivi dovremo concedere all’Alstom una via per il transito per i carichi eccezionali, dal momento che il ponte di via Moreno verrà demolito e ricostruito. Questi carichi passeranno di notte, senza grandi disagi, ma di certo in questo periodo non si potranno fare modifiche al viale».
I firmatari, che avevano portato la petizione in Comune due mesi prima, lamentavano anche una mancata di risposta. Su questo, l’assessore ha fatto “mea culpa”. «È vero, non abbiamo ancora risposto. Sicuramente incontreremo il comitato per chiarire con loro la situazione – ha promesso –. Fino a settembre il viale dovrà essere libero da dossi o da restrizioni sulla carreggiata. Teniamo anche conto che su quella strada c’è pure il cantiere del costruendo palazzo “ex Sicurtà”, che ha reso necessaria una modifica alla circolazione».
«Capisco la situazione – ha concluso Seliak –. Bisognerà rendere partecipi i cittadini. Purtroppo per loro, la questione dei mezzi eccezionali dell’Alstom aggrava la situazione. Vanno comunque valutate soluzioni a lungo termine, che contemperino le esigenze di uno snodo centrale per la città e per il vicino ospedale con le esigenze dei residenti».
di Guido Martini