Se il Latino e il Greco sono certamente lingue antiche, non si può però dire che siano lingue morte: anzi, sono vive, ricche di sfumature e di sfide, come quelle che si sono presentate agli studenti dell’istituto superiore “Arimondi-Eula” che si sono cimentati nelle prove di certificazione organizzate dall’Università degli Studi di Torino e dall’Ufficio Scolastico Regionale.
Ottimi i risultati: in Latino, tredici allievi hanno raggiunto il livello A1, mentre una studentessa ha conseguito il livello A2. Per il primo anno, la scuola ha partecipato anche alle prove di accertamento delle competenze di lingua greca: tutti i 14 ragazzi coinvolti hanno ottenuto il livello A1 e cinque di loro, che hanno affrontato il successivo livello, hanno conseguito anche la certificazione corrispondente all’A2.
Per la prova di Latino – A1 (foto sopra) hanno ottenuto la certificazione: Joseph Astesano, Gabriele Coraglia, Giulia Piumatti, Gianmaria Saimandi e Riccardo Vignola di II Classico; Michele Bonino e Giulia Maxia di III Classico; Enrico Barberis e Anna Porchietto di III L Scientifico (sede di Racconigi, foto sotto); Anna Abrate, Francesca Giobergia, Jaspreet Kaur e Djewiratou Zare di IV B Scientifico; per l’A2 Beatrice Agnese Garaventa di II Classico.
Nelle prove di Greco di livello A1 (foto sopra) si sono distinti: Joseph Astesano, Gabriele Coraglia, Beatrice Agnese Garaventa, Giulia Piumatti, Riccardo Vignola di II Classico; Matilde Porro e Rebecca Tesio di III Classico; Simone Bioddo di IV Classico; Ginevra Messidoro di V Classico; hanno ottenuto la certificazione A2 Michele Bonino e Giulia Maxia di III Classico; Martina Olivero, Fabrizio Rosso e Irene Saglione di V Classico.
Oltre alla soddisfazione per il percorso compiuto e per i traguardi conquistati, resta l’emozione per un’esperienza che ha permesso di mettere alla prova se stessi, le nozioni apprese in classe e le proprie capacità di deduzione e logica; soprattutto, di affrontare da un’angolatura diversa due lingue e due culture che nel loro studio offrono non solo una straordinaria palestra di riflessione lessicale e di ragionamento, ma l’occasione, oggi più che mai necessaria, di confrontarsi con l’altro, di valutarne criticamente il pensiero e di comprenderlo.
