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Un generale cordoglio ha stretto la città di Cavallermaggiore alla scomparsa del cittadino Nicola Altina.
Nato a Cavallermaggiore, in località Prinotti, il 21 marzo del 1935, a 28 anni Nicola sposò Mariuccia Fogliato. Con il matrimonio arrivò il momento di abbandonare la campagna e sbarcare nel centro della città, prima in via Macra e poi nella zona del Martinetto.
Dall’unione nacquero due figlie Rinuccia (da anni impiegata in Comune) e Tiziana.
Come era consueto per quella generazione, Nicola cominciò subito a lavorare: per qualche anno venne impiegato alla Fiat. Successivamente divenne infermiere (proprio questa professione lo rendeva molto orgoglioso) prima al manicomio di Racconigi e poi, dopo la chiusura, nel reparto di Psichiatria nell’ospedale di Savigliano.
Con il 1991 arrivò la pensione e la conseguente possibilità di dedicarsi maggiormente alle proprie passioni. Medaglia d’oro Avis, amante del gioco delle bocce, Altina fu un grande frequentatore della bocciofila cittadina. Altra grande passione è stata per lungo tempo la possibilità di coltivarsi il proprio orto. Nicola si dedicò molto anche alla propria famiglia che vide crescere arrivando alla nascita e alla crescita dei suoi quattro nipoti. Chi l’ha conosciuto sapeva quanto fosse orgoglioso di loro.
Nicola, che era anche un nostro affezionato lettore, ha concluso la sua esperienza terrena all’età di 90 anni appena compiuti lunedì 28 aprile.
Il signor Altina lascia le figlie Rinuccia e Tiziana e i nipoti Marco, Luca, Davide e Clara. Le esequie sono state celebrate nella chiesa di San Michele mercoledì scorso e la salma è stata tumulata nel cimitero cittadino. La redazione de “Il Saviglianese” porge sentite condoglianze alla famiglia.