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Ormai sta diventando un vizio. Anche quest’anno Antonio Pulito, gestore del bar-ristorante Taipei di piazza Cavour, e suo figlio Davide hanno preso parte al campionato del mondo di “Pizza senza frontiere” di Rimini, sempre nella categoria “Pizza e cocktail”. Rispetto al quarto posto del 2024, nell’edizione 2025 i Pulito sono scivolati sì in decima posizione, ma, per assurdo, il distacco dal podio è stato molto meno netto: se l’anno scorso c’erano 350 punti a dividerli dalla vetta, quest’anno Antonio e Davide hanno chiuso a quota 917, ad appena 140 punti dalla terza piazza e a meno di 200 dalla prima. «Il livello si è alzato rispetto all’anno scorso – racconta Antonio –. Ci riteniamo soddisfatti perché abbiamo ricevuto tanti complimenti, sia dalla giuria del cocktail che da quella della pizza».
La pizza proposta dal duo saviglianese rompe rispetto al passato: se nel 2024 era stata presentata una pietanza fatta con ingredienti tipici del territorio piemontese, quest’anno la “Palinuro” è stata realizzata con ingredienti provenienti dal Meridione: «La pizza era composta da una focaccia con sopra fiordilatte, insieme a soppressata calabra, nduja e acciughe del Mar Cantabrico: quest’anno abbiamo esaltato il Mediterraneo, in un mix fra terra e mare; per questo motivo l’abbiamo chiamata “Palinuro” – spiega ancora Antonio -. Abbiamo creato una situazione diversa e innovativa rispetto alla scorsa edizione: abbiamo scelto gusti importanti che devono essere abbinati in maniera corretta; la pizza era formata da questo letto di fiordilatte, con acciughe sopra e tortellini di soppressata ripiena di filetto. La soppressata arrivava direttamente “da giù”, mentre la farina giungeva dal nostro territorio, più precisamente dal Molino Chiavazza».
Ovviamente, anche per il cocktail è stato evidente il riferimento al Mare Nostrum, a partire dal nome (Mediterrean Smokey), passando poi per i suoi ingredienti: Gin Engine, limoncello di Capri, Italicus (liquore al bergamotto), liquore ai fiori di sambuco, purea di yuzu, pepe verde in salamoia, affumicatura al rosmarino del bicchiere, tonica ai fiori di sambuco e twist di limone.
Se qualche curioso desidera assaggiare la “Palinuro” può recarsi al Taipei, dove verrà presto inserita in menù. Almeno fino a che i Pulito non si inventeranno una nuova prelibatezza. Anche per il 2026, infatti, padre e figlio sono intenzionati a partecipare alla kermesse riminese: «Adesso sta diventando una questione che ci dà del fremito: avvicinarci alle prime posizioni da locale non specifico nella pizza ci incuriosisce e ci dà grande soddisfazione confrontarci con gente altamente specializzata. Vogliamo vedere fin dove possiamo spingerci».
di Alessio Bessone