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Ennesima sfida, ennesima impresa. Senza mezzi termini si potrebbe definire così il fine settimana di Riccardo “Ironprof” Castelli.
Sabato 14 settembre, in una giornata di basse temperature e vento quasi proibitivo si è svolto il Triathlon d’Evian. Manifestazione giunta alla seconda edizione: un weekend di gare di alto livello nella splendida cornice del lago di Ginevra, in località Évian-les-Bains.
Presente in starting list l’esperto atleta saviglianese, griffato TriTeam, con l’obiettivo di aggiungere un altro Ironman alla già notevole bacheca.
Inizio difficoltoso nei giorni precedenti la competizione, con i partecipanti subito allertati dalle potenziali problematiche atmosferiche. Voci confermate a poche ore dalla partenza: annullamento del settore iniziale a nuoto e sostituzione con tracciato podistico.
Il “Le-Man full distance” apre quindi con 10 km di corsa nei pressi del lago. Fase iniziale ben gestita da Castelli, senza forzare troppo fino alla zona cambio. Presa la bici per il settore ciclistico, prosegue la gara su 180 km con dislivelli imponenti e difficoltà aumentata in modo esponenziale dal forte vento.
Tra le salite al Col de la Ramaz e il ritorno passando per il Col du Corbier si sono intraviste anche le prime nevicate in quota, con partecipanti muniti di kit invernale.
Castelli registra in questo frangente una pedalata molto costante con estrema attenzione alla gestione delle energie, fondamentali per il tratto finale.
Terminata la fase ciclistica, arriva l’atteso passaggio alla maratona, strutturata su sei giri in direzione est-ovest per un totale di 42km e 195 metri.
Ironprof, chiamato all’ultimo sforzo, chiude con una notevole prestazione, pur costretto assieme agli altri competitor a correre per buona parte controvento.
Sui 160 partenti, Riccardo Castelli conquista il 52esimo posto aggiudicandosi il titolo di finisher.
«Ho fatto tutto quanto secondo le mie possibilità – commenta il saviglianese – L’aspetto più importante è stato nella gestione delle energie, la chiave per poter arrivare al traguardo. Dopo mesi di preparazione posso ritenermi soddisfatto del risultato. Un plauso anche all’organizzazione, pronta ad ogni evenienza per la buona riuscita dell’evento».
Una settimana non semplice: le insistenti voci di piano A, piano B e percorsi alternativi sulla base delle condizioni atmosferiche hanno reso “movimentata” la vigilia. Il piano di Ironprof in realtà è sempre stato uno solo, portare a casa il 15esimo titolo di finisher in carriera. E, manco a dirlo, così è stato.