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Lunedì 10 settembre, nella chiesa di San Michele in Cavallermaggiore è stato celebrato il funerale di Margherita Morello vedova Sandrone, spentasi in ospedale all’età di 94 anni.
“Rita”, com’era amichevolmente chiamata, dagli anni Cinquanta in poi si era dedicata al mestiere di sarta, dimostrando particolare abilità, prima con la sorella Maddalena (scomparsa molti anni fa), poi continuando l’attività da sola. A quei tempi, quando la scuola dell’obbligo terminava con la quinta elementare, molte ragazzine della nostra città andavano ad imparare un mestiere e quello di sarta era il più ambito. Nel suo atelier di via XXIV Maggio sono quindi passate molte allieve che in seguito hanno lavorato in proprio. Alcune di esse la ricordano ancora come una donna seria e precisa, capace di rifare più volte il lavoro quando non lo riteneva soddisfacente.
Signora raffinata e gentile, che curava l’abbigliamento della sua persona come quello delle clienti, anche da anziana aveva conservato il suo stile di donna elegante.
Persona religiosa, era consorella dei Battuti Neri. In gioventù aveva ancora vestito lo storico saio della confraternita.
Lascia i figli Federico con Marzia e Maurizio con Cristina, i nipoti Paolo con Valentina, Luca e Stella, oltre a nipoti, cugini e parenti tutti. Ora Margherita riposa nel cimitero della nostra città. La redazione del “Saviglianese” porge alla famiglia sentite condoglianze.