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È un grande “Liquidambar” di circa settant’anni ad essere stato proclamato “L’albero dell’anno”. Verdeggia in un giardino privato di via Orti, proprietà della famiglia Sordella, e si vede spuntare maestoso oltre il muro di cinta quando si passa nella piccola strada che collega via Sobrero con piazza Abate Filippi.
La proclamazione, com’era stato promesso, è avvenuta lo scorso 8 agosto durante l’ultima delle “Sere d’estate” organizzate dalla Biblioteca civica insieme all’associazione Natura in città. «Si tratta di un albero alto circa 20 metri e che non è mai stato potato – ha spiegato Dario Milano, presidente della biblioteca e noto ambientalista cavallermaggiorese – per questo ha mantenuto la sua forma originale. I proprietari ci hanno spiegato che i Liquidambar erano due, ma uno è seccato; il più forte è invece sopravvissuto regalandoci fresco ed ombra».
Il Liquidambar, originario dell’America centro-orientale ed appartenente alla famiglia Altingiaceae, è un albero a foglia caduca dalla crescita medio-lenta che può arrivare ad un’altezza di 25-30 metri. Introdotto in Europa dal 1681, spesso lo si vede in parchi e giardini ed è apprezzato per il suo magnifico aspetto autunnale (foglie rosso-violacee).
Il riconoscimento (alla prima edizione) è simbolico e vuole premiare – con libri locali offerti dalla Biblioteca – chi, nei propri giardini privati, si prende cura degli alberi. I promotori invitano tutti ad indicare già da ora l’albero dell’anno 2025, che dovrà avere delle caratteristiche di naturalità (non essere stato sottoposto a capitozzature o a potature drastiche tali da alterarne la forma naturale) e che possa essere apprezzato ed ammirato da tutti (sono esclusi i 4 alberi monumentali cittadini).
La prossima titolazione sarà anticipata ed inserita in un momento di festa.
Chi vuol partecipare può già chiamare fin da ora i numeri 348.7217901 (Mino, Natura in città) o 339.6697683 (Dario, Biblioteca).