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Vi ricordate della giovane cicogna che alla fine di luglio era rimasta incastrata tra i rovi in un tratto sterrato che porta al Mellea, in frazione Levaldigi? Non riuscendo più a liberarsi dal cespuglio, il volatile sarebbe andato incontro a morte sicura, ma fortunatamente era stato salvato dal consigliere comunale saviglianese Massimo Actis, da suo figlio Pietro e da un volontario del Cras – il Centro recupero animali selvatici di Bernezzo – a cui era stato poi affidato per la guarigione.
Ora, la bella notizia. Mercoledì 21 agosto il giovane esemplare – probabilmente era uno dei tre che si trovavano sul nido della torre a Levaldigi – è stato rilasciato presso l’oasi La Madonnina di Sant’Albano Stura. Alla liberazione erano presenti il consigliere Actis, la Polizia locale faunistico-ambientale della provincia di Cuneo, uno dei volontari dell’oasi, Riccardo Manassero, ed i dipendenti del Cras di Bernezzo.
Il giovane volatile avrà la possibilità di ambientarsi nella zona umida dell’oasi, protetta e controllata. L’esemplare è stato dotato di anello Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
di Paolo Biancardi