Il Saviglianese è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti gratuitamente al canale ed essere sempre aggiornato sulle ultime novità.
La difesa della città dalle acque rischia di dare dei grattacapi sia ai vivi che ai morti. Cavallermaggiore chiederà alcune modifiche al nuovo piano che cambia le “fasce fluviali” su Maira e Mellea. Questo perché il documento licenziato poche settimane fa dal’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po – che stabilisce quali siano le zone a maggiore rischio esondazione, dove non si può edificare (o lo si può fare solo a date condizioni) – è più restrittivo di quel che si pensava, tanto che non permetterebbe di costruire nuove tombe.
Mentre a Savigliano il timore è di non poter più costruire (case, palazzi, capannoni…) in alcune zone della città finite nella fascia più restrittiva (ne abbiamo parlato ampiamente sul numero del 15 maggio scorso), a Cavallermaggiore il rischio è che non si possano costruire ulteriori tombe e loculi.
ULTERIORI DETTAGLI ALL’INTERNO DEL GIORNALE.