Divorzio fra Gators e coach Vidili: «Lesa la mia professionalità»

Risoluzione consensuale fra l'allenatore e la società biancoverde a pochi giorni dalla stracittadina

Clamoroso cambio in panchina in casa Gators: a pochi giorni di distanza dal derby (che si giocherà domenica 28 gennaio, alle 18.30) Stefano Vidili non è più l’allenatore degli Alligatori.

Divorzio consensuale tra le parti, come rassicura il presidente Francesco Nasari: «Si è deciso molto serenamente di separarci, ma da amici».

«Non è accaduto niente di grave, la separazione non è dovuta a motivi di risultati, ma è maturata una situazione tale che ci ha condotti a prendere questa scelta – precisa il patrono biancoverde – Quella dei Gators e quella di Vidili sono due buone strade che però non dovevano incrociarsi adesso: Vidili è un grande professionista ed è stato un grande giocatore, ma a quanto pare non eravamo pronti per un profilo come lui, ci siamo incontrati troppo presto. Sono nate delle situazioni, qualcuno magari all’interno dello spogliatoio l’ha patita, ma il discorso è molto più generale, però non è colpa di nessuno. I risultati non contavano, perseguiamo la filosofia della crescita dei giovani. Ci siamo parlati e abbiamo capito che fosse il momento giusto per separarci: adotteremo una soluzione interna quasi sicuramente». 

Da un derby vinto all’ultimo minuto, per il massimo della goduria biancoverde, alla risoluzione poco prima della stracittadina di ritorno: un duro colpo per il coach, che ancora non ci crede.

«Ci sono rimasto veramente male ma prendo atto di questo – dichiara Stefano Vidili – C’è stato qualcosa di poco chiaro, non ho il bastone per picchiare i giocatori, imposto il mio modo di allenare sul metodo di squadra: non vedo quali fossero i problemi, soprattutto in un momento così della stagione, e soprattutto dopo una partita contro Cuneo persa, sì, ma perse “bene”, tanto da ricevere i complimenti da alcuni avversari. A quanto pare c’era qualcuno scontento e io sono abituato a risolvere le cose dentro lo spogliatoio, tuttavia, pare ci siano abitudini diverse dalle mie. “Le strade si sono incrociate troppo presto” mi sembra una frase non coerente, che può ledere il mio modo di allenare. Faccio l’allenatore e non il paraculo, evidentemente il mio essere allenatore non si sposa con la società».

«In un progetto di crescita dei giovani non mi sarei mai aspettato una scelta del genere, sebbene il progetto non sia nato con me – precisa l’allenatore – Penso di essere stato trattato bene da tutti e ringrazio tutti, a partire da Alex, il custode del palazzetto diventato un grande amico, fino a tutti i miei giocatori, allo staff, a Ciro Caputo il dirigente, ecc. però sono amareggiato perché penso sia stata offesa la figura di Stefano Vidili, professionista ed ex giocatore. Non mi merito questo, per il 1000% che ho messo, e sono contento dei messaggi di supporto di quei giocatori che mi hanno scritto. Mi spiace perché potevamo finire bene e sono convinto che saremmo potuti arrivare fra le prime 6, e se proprio bisognava salutarsi, magari lo si sarebbe potuto fare a fine anno. Meritavo un altro tipo di atteggiamento da persone che immaginavo diverse. Da qui la scelta di dividerci, con grande amarezza, ma con la consapevolezza di avere dato tutto me stesso per la causa».

In settimana avverrà l’annuncio della nuova guida della prima squadra degli Alligatori, che, come spiegano dalla società, sarà una soluzione interna.

di Alessio Bessone

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