Pater Familias, a processo la banda dei 69 furti in Piemonte

I ladri hanno razziato fra cuneese, alessandrino e astigiano

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Sono a processo con rito abbreviato al Tribunale di Asti con l’accusa di associazione a delinquere le otto persone, la maggior parte di etnia sinti e “specializzate” in furti in abitazioni e ville, che erano state arrestate lo scorso luglio dai Carabinieri del Comando provinciale di Cuneo. Ben 69 i furti in appartamento, quasi sempre di giorno, riconducibili alla banda, che si stima abbiano fruttato circa 200.000 euro: i ladri avevano razziato a Racconigi, a Cavallerleone, a Cavallermaggiore, ma anche in altri comuni del cuneese, oltre che nell’alessandrino e nell’astigiano.

La banda

Il gruppo criminale aveva sede operativa a Magliano Alpi e si muoveva agevolmente tra le province di Alessandria e Cuneo, con una non comune padronanza del territorio. Il presunto capo sarebbe Cristiano Audisio, 43 anni, residente a Magliano Alpi; gli altri erano suo figlio Luigi Mischa, 24 anni, domiciliato a Carrù; Carlo Sacco, 42 anni, residente a Mondovì; Francesco Puliga, 22 anni, residente a Magliano Alpi; Federico Ferrua, 27 anni, residente a Vicoforte; Vladimir Diaz Diaz, cittadino cubano di 33 anni, in Italia senza fissa dimora, ad oggi latitante; Antonino Carnazza, 41 anni, residente a Mondovì; Devis De Colombi, 47 anni e Noemi Cartello, 40 anni, entrambi domiciliati presso il campo nomadi di Alba.

di Paolo Biancardi

ULTERIORI DETTAGLI ALL’INTERNO DEL GIORNALE DI MERCOLEDÌ 17 GENNAIO.

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