Il coro è un collante per l’intera comunità. È l’essere gruppo, è fare insieme un cammino di fede e umano, è un punto di aggregazione, un punto di riferimento per giovani e meno giovani, è per chi vuole partecipare attivamente alla vita parrocchiale.
A Caramagna sono circa 30 i coristi che animano le messe del sabato e della domenica, accompagnano funerali, matrimoni, battesimi, cresime, comunioni o anniversari. Sono uomini e donne, giovani e meno giovani, liberi di spostarsi da un gruppo all’altro, senza rivalità, gelosie o manie di protagonismo, ma semplicemente, per passione, per hobby, per piacere.
La radice è comune, e nasce dalla passione per la musica di Mario Galleano che fin da giovane ha coltivato questo suo talento da autodidatta, facendolo crescere anno dopo anno dedicandovi tempo ed energia. Il suo spirito di servizio, la sua generosità nel mettersi sempre a disposizione, la sua abnegazione, il suo forte attaccamento alla comunità di Caramagna ed alla parrocchia, nella quale era anche catechista e animatore liturgico, lo hanno portato a pensare di mettere a frutto le sue competenze musicali. Così, una quarantina di anni fa, è nato il primo coro da un gruppo di amici che cantavano nel cortile dell’oratorio.
Con semplicità ed entusiasmo “la famiglia” è cresciuta rapidamente fino a superare la cinquantina di elementi di tutte le età: bambini, giovani, adulti e anziani si trovano a vivere un’esperienza che rimane unica per la parrocchia caramagnese. Alle voci presto si aggiungono gli strumenti musicali: chitarre, clarinetto, flauti che, insieme all’organo, diventano la “colonna sonora” di tutte le celebrazioni domenicali.
Dopo alcuni anni di attività il gruppo è passato sotto la direzione di Giovanna Cattaneo, 60 anni, docente di pianoforte e voce soprano che ne cura la direzione ormai da 30 anni. Oggi il coro “Beata Caterina” è formato da 15 voci, dai 50 agli 85 anni, a cui occasionalmente si uniscono 4 giovani dai 17 ai 20 anni. Un coro che si avvale dell’accompagnamento all’organo di Ernestina, Andrea e, a volte, di Bruno Manassero di Cavallerleone, del flauto traverso e della chitarra.
Nel 2016, con l’obiettivo di dare un coro anche alla messa del sabato, Mario Galleano ha creato un nuovo gruppo, inizialmente a supporto di quello giovanile per animare le messe una volta al mese, poi diventato una presenza fissa alla celebrazione prefestiva. Nel 2020, la sua improvvisa scomparsa ha portato Roberto Cecco, chitarrista ed animatore liturgico, a doverne assumerne la direzione. Il coro, intitolato al suo fondatore, oggi è composto da 13 coristi tra i 40 e i 65 anni, accompagnati all’organo da Roberta. La filosofia rimane sempre quella di essere al servizio della liturgia, cantare con gioia, coltivare un sano spirito di amicizia e di gruppo. I due gruppi si uniscono in occasioni speciali come Natale, Pasqua o il conferimento dei Sacramenti; hanno animato in tempi diversi la messa per i Savoia a Torino alla chiesa di Santa Cristina in piazza San Carlo, la messa gemellata con Cavallerleone e la funzione di sabato 7 ottobre in occasione dell’ingresso del nuovo parroco don Mana. Entrambi sono alla ricerca di nuovi coristi: chiunque sia appassionato di musica, di canto e abbia tempo e voglia di unirsi a loro, può presentarsi a Roberto o a Giovanna il sabato o la domenica, prima o dopo la messa.
di Viviana Cappelli