Piero e Giuseppe: «Ogni giorno deve essere il Coming Out Day»

La coppia è la prima ad essersi unita civilmente in città

Il 15 giugno del 2023 Racconigi ha celebrato il primo matrimonio non etero. A unirsi nella sala consigliare del palazzo di città, davanti al primo cittadino Valerio Oderda, sono stati Piero Puccio, 43 anni, titolare del negozio Fioridea a Caramagna, e Giuseppe Bosio, 47 anni, impiegato. Un’unione civile da favola, un sogno avveratosi per entrambi, vissuto con 140 invitati al pranzo al ristorante Arancera. Un grande passo avanti per la città nella lotta contro l’omofobia e la discriminazione delle persone Lgbtq in Italia, una dimostrazione di come il paese sia aperto all’inclusione e al rispetto per le diversità. Proprio in occasione dell’11 ottobre, il Coming Out Day, una giornata che vuole essere un’opportunità per condividere il proprio orientamento sessuale, Il Saviglianese ha parlato con i protagonisti di questo matrimonio storico, di questa storia d’amore e di coraggio.

Cosa ne pensate del Coming Out Day?
Siamo assolutamente a favore anche se ogni giorno dovrebbe essere il giorno giusto per fare coming out, bisogna farsi sentire, bisogna essere sé stessi, bisogna smetterla di nascondersi, ognuno deve essere libero di vivere la propria sessualità come meglio crede. Il coming out però dev’e essere fatto, principalmente, con sé stessi, cosa che molti non hanno il coraggio di fare, reprimendo così la propria vera identità. Nascondersi è una cosa orribile. Troviamo assurdo che nel 2023 si debba ancora parlare di questo argomento che dovrebbe rientrare nella normalità. Due donne o due uomini che si amano, vivono una vita identica a quella di una coppia etero e invece, siamo ancora visti come persone deviate o malate.

di Viviana Cappelli

L’INTERVISTA COMPLETA ALL’INTERNO DEL GIORNALE.

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