«Vogliamo dimostrare a noi stessi e al mondo della pallavolo che Savigliano sa giocare a volley come si deve»
Parla così coach Lorenzo Simeon alla vigilia della stagione 2023/2024. Sabato 14 ottobre, alle 20.30, presso il Palazzetto dello sport di Cavallermaggiore, infatti, il Volley Savigliano inaugurerà l’annata con il delicato incontro con Mirandola, formazione profondamente mutata nel corso dell’estate (avendo cambiato 4 titolari su 6).
Dopo un ricco pre-season, fatto di ben 7 incontri amichevoli, è tutto pronto per la terza annata consecutiva in Serie A3 per la formazione biancoblù.
Coach Simeon, quali sono le impressioni il giorno prima della gara?
Le impressioni sono quelle della curiosità, c’è voglia di cominciare. Mirandola la conosciamo (l’anno scorso Savigliano l’ha battuta due volte su due, ndr) ma ha cambiato tantissimi giocatori e quindi non ha più lo stesso volto dello scorso anno, aggiungendo giocatori di esperienza e qualità: sarà una partita complicata ma soprattutto un’incognita.
Noi stiamo bene ma chiaramente ora come ora nessuno è ancora al 100%: stasera (venerdì 13 ottobre, ndr) in allenamento vedremo per la prima volta il palazzetto di Cavallermaggiore.
Sono contento del lavoro svolto in pre-season, nonché fiducioso che si possa fare bene, ma bisogna sempre tenere conto che esistono anche gli avversari.
Impressioni sulla stagione 2023/2024?
Tutte le stagioni sono diverse, non bisogna fare l’errore di paragonare le varie annate: l’anno scorso siamo arrivati quarti, ma il quarto posto non deve essere il punto di partenza o l’obiettivo minimo; tutte le squadre si sono potenziate e in stagione ci sono mille variabili, inoltre, il risultato dello scorso anno deve dare consapevolezza e far consolidare la società su un livello medio-alto, rendendola di valore all’interno della Serie A3, cioè non essere più la meteora. Fare una stagione positiva è più semplice che confermarsi. Siamo una delle società che investe di meno sul piano economico e nonostante ciò siamo convinti di avere costruito una squadra che nella complessità del roster possa darci di più rispetto allo scorso anno. Ho visto tutte le squadre dei due gironi, ma vederle a video rispetto che dal vivo è tutt’altra cosa: premesso ciò, a occhio non ci sono due corazzate come Fano e Pineto l’anno scorso, d’altro canto però anche “sotto” il livello si è alzato.
Quindi quale sarà il primo passo del Volley Savigliano?
Non vogliamo nasconderci: ci sono degli step e ritengo che gli obiettivi vadano messi volta per volta; la missione primaria è ottenere la salvezza.

Nel complesso, come hai visto sinora i nuovi innesti?
I nuovi acquisti mi rendono molto contento perché individualmente hanno tantissimo entusiasmo e lo riportano in palestra tutte le sere: è un fattore di grosso aiuto che trascina anche gli altri e migliora la qualità dell’allenamento. Van de Kamp è un professionista assoluto, così come Pistolesi, in quanto abituati a giocare ed allenarsi in contesti professionistici, ma anche Carlevaris e Brugiafreddo (che ho già allenato in passato), così come Turkaj e Rossato (classe 2001, alla prima esperienza fuori casa) danno grosse soddisfazioni: chi arriva da realtà più piccole vuole dimostrare di essere all’altezza. Nello spogliatoio si respira entusiasmo, la motivazione personale diventa di squadra.
E per quanto riguarda i giocatori che c’erano già?
Lo zoccolo duro della squadra dimostra di avere ancora fame, gli stimoli nuovi fanno bene e c’è voglia di confrontarsi con le novità. Vincere aiuta a vincere e fare bene porta a fare sempre meglio: il risultato positivo dello scorso anno ha diffuso consapevolezza in tutti quanti. La società ha fatto degli sforzi e i risultati sono arrivati, apportando maggiore entusiasmo e cognizione.
di Alessio Bessone