Oderda: «I due esposti contro di me? Storia finita»

Il primo cittadino parla a ruota delle tematiche più "spinose" riguardanti i suoi 6 anni di amministrazione

Il tempo passa e sono già arrivate le classiche ferie d’agosto, ma prima della pausa estiva abbiamo deciso di porre qualche domanda al primo cittadino Valerio Oderda, così da fare il punto della situazione sulle tematiche più “spinose” del periodo.
Sindaco, dopo 6 anni di amministrazione è giunto il momento di tracciare un bilancio: che giudizio si sente di dare al lavoro portato avanti nel tempo?
Premetto che sarebbe falso dire che si è fatto tutto bene e alla perfezione, d’altronde nel campo amministrativo è sempre possibile migliorare e, se si potesse tornare indietro, magari si farebbero altre scelte. Tuttavia, a grandi linee direi che, nonostante l’aver vissuto la crisi pandemica prima e la conseguenze del conflitto russo-ucraino poi, il bilancio della nostra amministrazione è positivo. Certo, si può fare sempre di più, però, se si prende come indicatore l’attrazione di investimenti, posso tranquillamente affermare che erano decenni che non si vedevano arrivare così tanti finanziamenti a Racconigi.

Detto ciò, passiamo a una nota dolente: all’esterno i vostri rapporti con gli altri Comuni ed enti di vario genere sembrano essere ottimi, mentre quelli interni con l’attuale minoranza non hanno mai brillato. Cosa pensa al riguardo?
Una delle cose che non hanno mai funzionato è chiaramente il rapporto con le varie minoranze che si sono succedute. All’esterno, è vero, i nostri rapporti sono eccellenti e si cerca sempre di trovare delle convergenze, mentre nel nostro Consiglio ciò avviene raramente. Abbiamo cercato di collaborare con l’opposizione, ma non sempre questa volontà è stata corrisposta e magari ci siamo arresi troppo facilmente. Noi abbiamo le nostre responsabilità, ma la colpa è un po’ di tutti. C’è da dire, però, che quando la minoranza fa delle proposte che riteniamo utili e condivisibili per la città, come nel caso della panchina arcobaleno, le nostre porte saranno sempre aperte. Tuttavia, a mio parere quella della panchina è stata l’unica proposta tangibile che è stata fatta negli anni.

Rimanendo sul tema, come si è conclusa la vicenda dei due esposti presentati alla Prefettura dalla minoranza, riguardanti nello specifico la composizione della giunta comunale, le deleghe ai consiglieri e altre presunte irregolarità?
Il Prefetto non ha ravvisato alcuna anomalia nella nostra amministrazione e la storia si è chiusa qui. In sostanza, non c’è nulla di illegale o illegittimo nell’avere una giunta a tre, con due assessori e tutti i consiglieri di maggioranza delegati. Certo, con i due esposti non è stato fatto un buon servizio alla nostra città. Il primato della discussione politica dovrebbe partire e finire all’interno delle autorevoli mura del Consiglio comunale; quando una tematica di questo genere finisce in sedi come la Prefettura, tutto ciò è un fallimento per la politica locale. In ogni caso, la vicenda può dirsi conclusa.

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