Con partenza da Buzau, Gabriella e Gianluigi sono partiti per Alba Julia. A causa delle elevate temperature, hanno deciso di raggiungere la città attraverso le montagne della Transilvania, ricche di boschi e laghi e non solo: nella regione di Muntenia non mancavano i pozzi petroliferi.
La Romania sta cercando di avvicinarsi a marce forzate agli standard occidentali anche se restano sacche e abitudini che manifestano nicchie di povertà ed economia di sussistenza, come i piccoli mercanti di frutta e verdura.
«Cerchiamo di comprare sempre dalla gente del posto – commenta Gabriella – Dal giovane (in foto) abbiamo acquistato un melone per 12 lei, l’equivalente di 2 euro e 50: era felice di essere fotografato, come mostra nella posa sorridente e col pollice alzato in segno di saluto».
Anche i carretti sono una caratteristica della Romania, pur essendocene meno anno dopo anno. S’incontrano il mattino e la sera quando tornano dai campi con il loro carico umano di coppie e famiglie stanche dopo una giornata di lavoro sotto un sole inclemente. La piaga maggiore che continua ad esserci in tutta la Romania è raffigurata dai cani randagi.
I due esploratori raggiungono così la città di Alba Julia, fondata dai Romani. È una città piacevole con un cattedrale, una chiesa ortodossa e un centro storico tra le antiche mura della città.
La prossima meta sarà Timisoara, città rumena di pregevole interesse. Successivamente, i nostri vinaiti tenteranno di passare per la Serbia, territorio interessante in questo particolare momento storico essendo “amica” di Putin.