Era stato annunciato nel Consiglio comunale di fine anno: l’amministrazione intende mettere mano alla Torre civica, sempre più “sporca” e buia. Nei giorni scorsi, si è fatto un primo passo: il Comune ha affidato l’incarico della “stesura della relazione tecnica di restauro, supervisione ed interventi in cantiere per il restauro delle superfici pittoriche e degli intonaci della Torre civica di Cavallermaggiore”. Se ne occuperà lo Studio restauri di Sergio Bailo di Bene Vagienna, per una spesa di 4.270 euro.
«Serve rifare alcuni intonaci e la pittura esterna – aveva spiegato in aula l’assessore ai lavori pubblici Pierangelo Spertino –. La nostra intenzione è di far redigere la progettazione dall’ufficio tecnico comunale, in modo da avere pronti i progetti per chiedere, tramite bandi, i fondi necessari ai lavori». Nella stessa seduta erano stati previsti 125.000 euro di spese per l’anno 2024; l’intervento non sarà, dunque, immediato, ma la delibera dei giorni scorsi ha comunque cominciato a sbloccare la situazione perché, secondo la legge, “è necessario provvedere alla nomina di soggetto in possesso di adeguati requisiti professionali e scientifici per l’intervento di restauro”.
Resta sempre aperto il discorso dell’illuminazione: da oltre un anno, il lato sud è quasi al buio. Rimane solo una piccola luce sul quadrante dell’orologio, che – negli ultimi tempi – ogni tanto risulta spenta, rendendo “invisibile” la torre a chi arriva da Savigliano.
L’ultimo intervento sul simbolo cittadino risale a poco più di vent’anni fa, all’epoca del sindaco Nicola Solavaggione (anno 1999-2000).
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