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Anna Testa, 26 anni, braidese (figlia di Claudio, dirigente della Biraghi di Cavallermaggiore e presidente Avis di Madonna del Pilone) è a bordo del veliero Amerigo Vespucci, la nave scuola che svolge attività di addestramento per gli allievi della Marina Militare.
Il Vespucci – 101 metri di lunghezza (bompresso compreso), 82 di scafo – è stato varato nel 1931; l’equipaggio conta 250 persone a bordo, che superano le 400 con gli allievi. Negli ultimi due anni la nave più antica della nostra Marina Militare ha compiuto un tour mondiale. Noi siamo andati a Genova, dove abbiamo incontrato Anna, per conoscere la nave e la sua esperienza.
Com’è nata questa passione per la Marina?
Nel 2017, tra quarta e quinta liceo linguistico, ero in vacanza a New York ed il Vespucci era ormeggiato laggiù. L’abbiamo visitato ed è stato molto bello.
È stato un colpo di fulmine?
Mi sono appassionata, tanto che ho fatto la tesi su quel tema e poi, tramite l’Associazione nazionale marinai d’Italia di Torino, l’anno dopo mi sono imbarcata per due settimane. Mi è piaciuto tantissimo. Così ho iniziato a partecipare alle attività dell’Anmi e mi hanno selezionato per essere io ad accompagnare gli studenti negli anni successivi. Ho fatto cinque imbarchi, tra cui uno sulla bergantina Palinuro.
Ma il tuo sogno era il Vespucci.
Dopo l’università – la triennale in economia e la magistrale in marketing a Roma – ho fatto tirocinio all’ufficio stampa della Marina Militare e infine sono entrata come Aufp, allievo ufficiale in ferma prefissata. Ho passato il concorso ed ho fatto l’accademia. Oggi sono Guardiamarina (sottotenente). Non mi hanno destinato subito al Vespucci, ma ad un’altra nave. Poi, però, grazie al turnover di personale, sono riuscita ad imbarcarmi e sono partita per il primo viaggio in Pakistan.
di Valerio Maccagno
L’INTERVISTA COMPLETA ALL’INTERNO DEL GIORNALE.