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Il 2024 è stato un anno di lavoro silenzioso ma intenso per i soci della Nuova Cooperativa Neuro, impegnati nel dare vita a un progetto che, pur non avendo ancora aperto le porte, ha già iniziato a far parlare di sé. Si tratta di Baricentro, la futura caffetteria sociale nel cuore del centro storico che punta a proporsi come luogo d’incontro aperto a tutti, con spazi pensati per accogliere iniziative, relazioni e contaminazioni culturali.
Il cammino, però, si è rivelato più tortuoso del previsto. Tra burocrazia e vincoli architettonici, il progetto ha dovuto fare i conti con lunghi scambi con la Soprintendenza, da cui si attende ancora l’ultimo via libera per poter avviare i lavori. «Siamo in attesa di una risposta alla terza richiesta integrativa, inoltrata a gennaio – ha spiegato il Consiglio di Amministrazione durante l’assemblea annuale svoltasi nella sede di via Priotti –. È un passaggio obbligato, ma i tempi sono lenti: potremmo dover attendere ancora quattro o sei mesi. Intanto abbiamo inviato un sollecito, nella speranza di accelerare l’iter».
Nonostante le difficoltà, il gruppo non è rimasto fermo. Incontri con l’architetta Martina Bregliano, sopralluoghi con tecnici, impiantisti e consulenti hanno permesso di disegnare nei dettagli gli spazi interni ed esterni del futuro locale. Particolare attenzione è stata riservata alla cucina, pensata come laboratorio sociale, dove inclusione e formazione passeranno anche attraverso il cibo.
Parallelamente, è già pronto il progetto per il dehor, completo di disegno e preventivo, mentre sul fronte dei finanziamenti la cooperativa ha partecipato a diversi bandi pubblici e privati, con nuove domande in arrivo nei prossimi mesi.
In attesa che il Baricentro prenda finalmente corpo, prende avvio Baricentro Outdoor, un programma di eventi che porterà la cooperativa di nuovo tra le persone e nel territorio, anche senza uno spazio fisico. L’idea è quella di riattivare il dialogo con soci e cittadinanza: si comincerà a metà giugno con un’assemblea pubblica in piazza Vittorio, seguita da una festa d’inizio estate, una presentazione letteraria e altre iniziative pensate insieme alle realtà del territorio.
«Baricentro non è solo un bar – ricordano i soci – è un progetto della comunità e per la comunità. È arrivato il momento di tornare a incontrarci, ascoltarci e costruire insieme, passo dopo passo, questo nuovo luogo di relazioni».
di Sara Appendino