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Non riesce l’impresa in casa del Cus Torino alla Cogal Savigliano, che per la terza volta consecutiva dovrà ricorrere a Gara 3 per passare al turno successivo.
Partita più tosta rispetto a quella del PalaFerrua di pochi giorni fa – dove le Pantere erano riuscite addirittura a portarsi sul +25 per poi vincere col punteggio di 81-70 -, stavolta i biancoblù sono più agguerriti e fanno valere non soltanto il fattore campo, ma anche la loro fisicità e una maggiore verve, conducendo sempre avanti nel punteggio. Nel roster di Giuseppe Siclari pesa l’assenza di Agbogan e l’infortunio di Baruzzo a gara in corso (che difficilmente recupereranno per Gara3, in programma domenica 1° giugno, ore 19, al PalaFerrua di Savigliano).
LA CRONACA
Primo quarto che vede il Cus averne di più rispetto ai saviglianesi, che (nonostante l’approccio positivo) provano sì a restare a contatto, ma senza mai riprendere effettivamente i padroni di casa. Torinesi che godono anche di più occasioni dal tiro libero, non tutti finalizzati, fortunatamente per le Pantere, anche a causa di alcuni ferri provvidenziali. Il periodo si chiude in favore dei locali sul punteggio di 23-21, non bastano le triple messe a segno dagli ospiti per riuscire a pareggiare i conti.
La Cogal approccia meglio il secondo parziale, accarezzando più volte l’idea del pareggio mettendo anche alle strette la formazione di casa: tuttavia, i ragazzi di coach Siclari (che predica calma in mezzo al rettangolo di gioco) sciupano troppe occasioni, specialmente dal tiro libero – sia con Giraudo, che con Abrate e Gioda. Alla fine, Savigliano perviene all’aggancio sul 29-29, ma il Cus reagisce immediatamente con un poderoso contropiede imbastito da Mortarino e con una tripla si riporta subito sul +3. Le Pantere accorciano nuovamente le distanze, realizzando solo uno degli ultimi due tiri liberi a disposizione: si va all’intervallo lungo sul punteggio di 32-30 a favore dei torinesi.
Al rientro dagli spogliatoi, è tutto un altro Cus Torino, abile a imporsi fisicamente sull’avversario e più cinico e letale in attacco, colpendo con contropiedi rapidi ed efficaci e realizzando anche una tripla. La Cogal, presa alla sprovvista, prova a riemergere e, dopo essere andata a -4, riesce a rifarsi sotto fino al -2. Proprio sul più bello, però, i torinesi mettono il turbo e acquisiscono il vantaggio più ampio di questa frazione, +8. La terza frazione si chiude con un distacco di 6 punti a favore della compagine di casa.
Quando l’ago della bilancia sembrava pendere dal lato del capoluogo, ecco riemergere i biancorossi con voglia e carattere: dopo un’iniziale fase di equilibrio, le due compagini si sfidano punto a punto, finché prima gli ospiti effettuano l’aggancio e successivamente (a metà quarto) Gioda realizza uno dei due tiri liberi a disposizione e porta per la prima volta avanti nel punteggio i saviglianesi. Il sorpasso, tuttavia, dura un nonnulla e il Cus – sempre trascinato da Mortarino, indubbiamente fra i migliori del match – effettua il controsorpasso. Savigliano impatta ancora una volta e riaggancia i locali, tant’è che a meno di un minuto dal termine provoca un certo spauracchio tra le fila del capoluogo. La formazione di casa si ricompatta e segna due canestri decisivi che piegano le gambe a Bonatti & c. Vince Cus Torino col punteggio di 65-60.
L’INTERVISTA
«La partita è andata come ci aspettavamo, anche perché loro dovevano vincere a tutti i costi – commenta a fine gara il presidente Andrea Frandino – Noi siamo venuti qui con una rosa rimaneggiata, senza Agbogan e con Baruzzo che si è infortunato a 7 minuti dalla fine, avendo anche delle rotazioni limitate. Detto ciò, secondo me abbiamo fatto comunque un’impresa, perché di più non potevamo fare; a pochi minuti dalla fine abbiamo fatto prendere loro un bello spavento. Peccato, alla fine ci siamo mangiati un paio di palloni, tante volte loro ce l’hanno servita su un piatto d’argento, non siamo stati abbastanza cinici. Siamo pronti e fiduciosi per Gara 3 – continua – Al PalaFerrua potrà succedere di tutto. Oggi troppo errori, sia per i ferri colpiti sia per le scelte sbagliate fatte. È la terza volta che andiamo a Gara 3 in questi playoff, peccato, perché vincere oggi avrebbe dato la possibilità ai nostri di recuperare: la giornata di giovedì 29 sarà di riposo assoluto, poi avremo due giorni di allenamenti, più utili alla testa che al fisico, che deve riposare».