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È stata una giornata ricca di emozioni e significato quella vissuta domenica scorsa dalla comunità parrocchiale di San Lorenzo Martire al Foresto. Al termine della messa domenicale, don Maurilio Scavino (amministratore parrocchiale) ha comunicato una notizia tanto attesa quanto significativa: la parrocchia si staccherà dall’unità parrocchiale di Racconigi e Murello. Per volontà dell’arcivescovo di Torino, card. Roberto Repole, a partire dal 1° settembre don Bernardo Petrini sarà il nuovo amministratore parrocchiale sia nella comunità di Foresto che in quella di Madonna del Pilone, entrambe ricadenti nel Comune di Cavallermaggiore.
Per la piccola comunità del Foresto questa è un’importante svolta dopo un lungo passato all’insegna degli accorpamenti. Da quando don Cossai, ultimo parroco residente, lasciò per raggiunti limiti d’età nel 1991, la parrocchia era stata affidata prima al parroco di Caramagna, poi a quello di Racconigi. «Queste – affermano i membri della comunità parrocchiale – erano però realtà spesso distanti per dimensioni e dinamiche locali».
Da settembre, invece, la prospettiva della parrocchia di San Lorenzo Martire sarà nuovamente incentrata su una dimensione cittadina (non dovendo più far riferimento ad una parrocchia esterna a Cavallermaggiore). «Si torna a collaborare – sottolineano dal Foresto – con comunità simili, appartenenti allo stesso Comune, così da valorizzare i legami quotidiani tra bambini, famiglie, scuola, oratorio e catechismo».
Tanti i ringraziamenti espressi domenica in chiesa: all’arcivescovo, cardinale Roberto Repole, per la sensibilità pastorale, al vicario don Mario Aversano per l’ascolto, a don Bernardo per la disponibilità e, soprattutto, a don Maurilio Scavino per il servizio offerto in questi sette anni di cammino insieme, vissuti con dedizione e spirito di comunità.
di Federico Mattio