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Di professione farmacista, per la prima volta in maggioranza nel 2017 con il sindaco Valerio Oderda, è stata riconfermata alle elezioni del 2022. Annalisa Allasia ha tracciato con noi un bilancio di metà mandato su un tema molto discusso in questi anni, quello del commercio cittadino.
Lei è al secondo mandato come assessore alle manifestazioni e al commercio, come giudica questi anni e il lavoro fatto?
«Sono stati anni molto belli, decisamente impegnativi e in cui ho imparato molto. Abbiamo affrontato molte sfide, su tutte il periodo della pandemia, che sul commercio ha avuto un impatto abbastanza significativo. Stiamo attraversando dei cambiamenti epocali e credo di aver vinto una sfida decisamente impegnativa. In questi anni ho avuto la possibilità di partecipare a delle attività di sostegno, come quella dei Distretti del Commercio, partecipando a corsi e attività svolte anche con il Politecnico di Milano. In città abbiamo attività gestite da titolari capaci, che hanno saputo mettersi in gioco studiando il mondo dell’online e dei social media. Non neghiamo che ci siano delle difficoltà, ma stanno aprendo nuove attività con titolari giovani, che hanno deciso di investire sul territorio. Racconigi sotto questo aspetto è viva e presente. Per quanto riguarda le associazioni, con Racconigincentro ho visto più interesse e partecipazione, una dinamicità che può solo portare risultati positivi».
C’è un’iniziativa o un risultato di cui è più orgogliosa?
«Il discorso dei Distretti è uno dei principali successi, ma anche l’aver riportato il mercato nel centro storico, una scelta molto apprezzata dalla città, che ha riportato vivacità. Anche il carnevale dei bambini in piazza Vittorio Emanuele è stato un grande successo».
In questi anni in città hanno chiuso diversi negozi, qual è lo stato di salute di Racconigi in questo senso dal suo punto di vista?
«Lo stato di salute secondo me è in linea con quello del territorio. Il fatto che ci siano tante attività create da imprenditori giovani è un buon segno. Purtroppo, è inevitabile che alcune chiudano, perché cambiano le esigenze dei cittadini e della popolazione, ed è quindi corretto che ne arrivino altre con servizi o commerci più consone alle necessità del momento. Il ricambio è fondamentale, ma è importante che ci siano nuove attività e nuovi tipi di professionalità. Auspichiamo che alcune categorie non ancora presenti sul territorio possano prima o poi trovare una sede anche qui da noi».
di Davide Bergesio
L’INTERVISTA COMPLETA ALL’INTERNO DEL GIORNALE.