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Lunedì mattina, 17 marzo, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Pieve è stato dato l’ultimo saluto a Giovanni Battista Rocca, uno dei protagonisti della storia della nostra città, spentosi all’età di 96 anni.
Di professione avvocato, Rocca è stato a lungo attivo in politica con il Partito liberale e poi con la Democrazia cristiana; è stato consigliere ed anche assessore comunale con la Giunta del sindaco Pier Giorgio Pagano (1976-1985).
Oltre a quelli comunali, l’avvocato Rocca ha ricoperto altri prestigiosi incarichi. Tra questi, lo ricordiamo presidente dell’ospedale Santissima Annunziata (nella stagione 1985/‘86) e soprattutto timoniere della Banca Cassa di risparmio di Savigliano, che ha guidato per vent’anni dal 1987 al 2006, governando anche il passaggio cruciale dalla “Cassa di risparmio” alla attuale Società per azioni, come previsto da una legge del 1991.
Attivo nel sociale, era membro del Rotary club cittadino, di cui era stato presidente nell’anno 1999/2000, quando aveva curato – insieme ad altri autori – anche un volume sulla città dal titolo “Savigliano, una comunità e il suo territorio”.
L’avvocato Rocca è mancato pochi giorni fa proprio in quell’ospedale cittadino a cui dedicò la sua capacità amministrativa. I familiari – lascia la moglie, i figli, la sorella con le rispettive famiglie – lo hanno voluto ricordare con una frase nel manifesto funebre: «Un uomo forte, un uomo buono». Qualità che conferma senz’altro anche l’ex sindaco Remigio Galletto, che con lui ha condiviso diversi anni di esperienza politico-amministrativa: «Giovanni Battista è stato un signore nel vero senso della parola, ed un amico sincero. Noi eravamo politici di stampo “amministrativo”, non “partitico”. Certo – precisa – eravamo sempre dove il partito riteneva che fossimo utili in un dato momento, ma nella nostra opera quotidiana cercavamo di agire per risolvere i problemi dei cittadini, senza mai farci la guerra per i consensi o per fare carriera».