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Un affollato Movicentro è stato lo sfondo del convegno sulla mobilità “Riapriamo il futuro” che si è tenuto a Bra. Tra le varie persone accorse si potevano notare diversi esponenti della comunità di Madonna del Pilone, località più colpita dalla sospensione del servizio ferroviario tra Bra e Cavallermaggiore. A guidare la conferenza è stata Francesca D’Amato, assessore ai trasporti della città della Zizzola. La mattinata, che è stata promossa e organizzata dai Comuni di Cavallermaggiore e Bra, ha visto la partecipazione dei sindaci Davide Sannazzaro e Gianni Fogliato, del consigliere regionale Mauro Calderoni, del sindaco di Guarene Franco Artusio e di Daniele Demaria, rappresentante del bacino cuneese presso l’Agenzia della mobilità piemontese. Tutti i loro interventi sono stati rivolti ad “aprire” uno spiraglio di speranza dopo le parole del governatore Alberto Cirio in occasione dell’inaugurazione della rinata linea Cuneo-Saluzzo-Savigliano. Allora, il governatore si era esposto verso una possibile riapertura visto il report che la Regione aveva prodotto riguardo alle opere da fare per migliorare la qualità dell’aria sul territorio. Proprio su questo argomento il sindaco Sannazzaro ha proposto l’acquisto di un “tram extraurbano” che vada a sostituire il convoglio diesel che viaggiava sulla linea. Il tram, meno costoso rispetto al treno, viaggia totalmente a energia elettrica accumulata in alcune batterie (così da rendere l’elettrificazione della linea non più obbligatoria) e potrebbe essere ricaricato di notte.
A spegnere un po’ di entuasiamo è stata sicuramente l’assenza al convegno di tutti gli attori principali: da Rfi (Rete ferroviaria italiana, proprietaria della linea) a Trenitalia, passando per la Regione (l’assessore Marco Gallo aveva dato disponibilità, ma all’ultimo ha dovuto disdire). Nel pubblico, però, era presente un esponente della società Arenaways che da qualche mese gestisce il treno sulla tratta Cuneo-Saluzzo-Savigliano.
A conclusione dell’incontro sono intervenuti i comitati dei pendolari del territorio. Questi hanno fatto presente che lo snodo di Carmagnola non è agevole per lo spostamento verso Torino e che la riattivazione della linea per Cavallermaggiore farebbe aumentare l’uso del trasporto su rotaia.
«Per noi – conclude il sindaco Sannazzaro – la linea rimane fondamentale per creare un collegamento con Bra e Alba e togliere le macchine dalle strade. Questo darebbe anche una nuova opportunità di trasporto per la frazione Madonna del Pilone, che diverrebbe più attrattiva per nuovi insediamenti».
di Federico Mattio