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Si respira un’aria diversa al campo sportivo De Gasperi, questa settimana. Un vento di cambiamento, un’era che si è chiusa lo scorso 11 marzo. Gianpiero “Peter” Rivoira, uno dei volti storici dello sport racconigese (60 anni di calcio, di cui 40 nel Racco ‘86) ha deciso di “appendere gli scarpini da presidente al chiodo”.
Una vita dedicata al calcio, la grande passione della sua vita insieme al Racco ‘86. Aveva iniziato come giocatore nelle giovanili della S.S. Racconigi, fino alla prima squadra in Seconda Categoria, con una breve parentesi alla Carmagnolese. Poi le maglie di Cavallerleone, Rondò Facis e San Giovanni Racconigi, fino al Racconigi ‘86, a cui ha legato la restante parte della sua carriera: «Ho iniziato come allenatore, ho vinto un campionato provinciale ed uno regionale, ma una volta sono anche arrivato ultimo – racconta –. Poi sono diventato direttore sportivo, vicepresidente, collaboratore nelle giovanili e, negli ultimi anni, anche presidente». Il suo, però, non è un vero addio: «Credo sia giunto il momento di fare spazio ai giovani – ha dichiarato con la voce rotta dall’emozione –. Il motivo principale sono i troppi impegni famigliari: da un po’ di tempo non riesco più a fare il presidente come vorrei. Continuerò comunque a collaborare con il Racco, mettendo la mia esperienza al servizio del calcio vero. Quindi non è un addio, ma un importante e difficile passo della mia vita».
A succedergli sarà Mario Testa, un altro volto storico: entrato in squadra nel 1990, inizialmente giocatore nella Uisp allenato da Peter Rivoira, allenatore nelle giovanili dalla stagione 1993/94 e da quella successiva anche membro del direttivo della società.
Dal 2014 Testa è il responsabile del settore femminile: «Un progetto a cui sono molto legato. Sono poche le squadre nella zona che disputano un campionato femminile per 11 anni di fila». Testa si dice felicissimo dell’incarico («Il Racco ‘86 ce l’ho nel cuore e sono consapevole di poter lavorare con un direttivo di persone unite ed in gamba con il quale ci siamo divisi i compiti») e conclude sottolineando l’importanza che ha e che continuerà ad avere una figura come Peter Rivoira in una società come quella biancorossa.
Al Racco ‘86 si chiude un’era ma, lo spettacolo deve continuare e il meglio deve ancora venire.
di Davide Bergesio