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“Non ci resta che attendere”.
È il mantra che dovranno seguire le società sportive della nostra città in attesa di nuovi sviluppi sulla questione degli spazi sportivi. I rappresentanti di Volley Savigliano, Vbc Savigliano, SavIn Volley, Ars Armonica, Gators, Amatori Basket Savigliano, Asd Basket Savigliano e Futsal Savigliano hanno avuto un confronto con l’amministrazione comunale nella giornata di giovedì 23 gennaio, da cui, però, si aspettavano di più.
«Soddisfatti? Più che altro siamo rimasti un po’ mogi – commenta Gilberto Botta, team manager del Volley Savigliano –. Ci hanno confermato che stanno lavorando su un’idea e hanno preso in considerazione le aree che abbiamo proposto (che loro già avevano studiato); però, non si sono pronunciati sull’eventuale soluzione. Ci aspettavamo delle informazioni più precise».
Nella bozza presentata al Municipio, le società avevano incluso alcune aree che potrebbero ospitare una nuova struttura adibita allo sport: il campetto da calcio in via Mussa (dietro al Conad); quello fra via San Giacomo e strada Monasterolo; lo spazio tra il Palasport e l’ospedale Santissima Annunziata; il piazzale (vicino al PalaMarenco) usato come skatepark; un pezzo dell’area fieristica; la pista di pattinaggio di corso Isoardi; il campetto interno alla piscina comunale.
Il Comune (rappresentato dal sindaco Antonello Portera, dalla vicesindaco Federica Brizio, dall’assessore Filippo Mulassano, dalla responsabile di cultura e sport Laura Mellano e dal dirigente dell’urbanistica Giovanni Rabbia) ha però chiesto due mesi di tempo per effettuare ulteriori considerazioni e trovare dei finanziamenti oppure delle proposte di privati. «Noi abbiamo suggerito di interpellare l’Alstom come azienda presente sul territorio, considerando che la struttura richiesta avrebbe dei costi inferiori rispetto al polo scolastico-sportivo che ci è stato prospettato (parliamo di una cifra intorno ai 230.000 € per la sola realizzazione a fronte di 5-6 milioni per un nuovo palasport) – precisa Botta –. Se a fine marzo non verrà fuori qualcosa di concreto, probabilmente le società si ritroveranno e valuteranno il da farsi: il problema è inderogabile, è impensabile aspettare altri quattro o cinque anni, sebbene il sindaco abbia rimarcato che, durante la costruzione del polo scolastico, la priorità verrà data al palazzetto».
Il conto alla rovescia è partito: entro la fine di marzo l’annosa questione degli spazi sportivi in città potrebbe trovare finalmente un epilogo. Ora non resta, appunto, che attendere.
di Alessio Bessone