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Edoardo Bresciano, agricoltore ed allevatore di oche, rappresentante Cia (Confederazione italiana agricoltori) da fine 2022, è una figura influente e competente nel settore primario. È proprio lui a raccontarsi, ma soprattutto ad approfondire il tema, anche in qualità di membro della Consulta alle attività produttive, della Commissione De.Co, della Commissione agricoltura e della Consulta ecologica; è inoltre rappresentante Cia nel Comitato di gestione caccia Atc Cn2.
Come vede il movimento agricolo negli ultimi anni e qual è la tendenza in prospettiva delle varie attività esercitate nel saviglianese?
«Il mio rammarico è che il tempo non basta mai per le innumerevoli attività e le grandi prospettive che abbiamo davanti. Per certi versi, possiamo dire che siamo in un’epoca in cui, oltre che produrre, si ha il compito di “scrivere il futuro”. Il “pensiero circolare” deve essere promotore di un tipo di economia virtuosa e rispettosa sia per l’ambiente, sia per gli operatori del settore. Il lavoro del contadino-allevatore deve avere il suo giusto compenso e la sua rispettabilità, questo a prescindere dalla dimensione aziendale. Credo che Cia si muova molto bene in questa direzione, garantendo servizi, assistenza e consulenze in merito».
di Cristiano Sabre
L’INTERVISTA COMPLETA ALL’INTERNO DEL GIORNALE.