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Grande soddisfazione per il racconigese Amedeo Bonetto, 21 anni, e per la sua partner Eva Bernard, 19, che hanno conquistato l’ottavo posto nella competizione di danza su ghiaccio alla 32ª edizione delle Universiadi Invernali di Torino 2025. I due giovani atleti, in gara il 16 e il 17 gennaio scorsi, hanno rappresentato con orgoglio la Francia (Amedeo vive laggiù) in un evento che celebra lo sport universitario internazionale, l’inclusione e la cultura. Un risultato che riempie di gioia i due giovani talenti, e che va ad aggiungersi ai prestigiosi successi già ottenuti nel corso della loro carriera.
Le Universiadi, che terminano oggi, giovedì 23 gennaio, hanno accolto in sei Comuni del Piemonte oltre duemila studenti-atleti provenienti da 55 nazioni, pronti per aggiudicarsi i 90 titoli in palio. Per la danza su ghiaccio, ospitata al Pala Vela di Torino, Amedeo ed Eva hanno dovuto affrontare un’agguerrita concorrenza: undici coppie selezionate tra le migliori del mondo.
«Un piccolo errore nella rythm dance ci ha penalizzato un po’ – commentano Amedeo ed Eva –, ma ci siamo ripresi bene nella prova del 17. Non abbiamo gareggiato nella nostra solita categoria, Juniores, ma nella Seniores, dove ci siamo trovati con coppie più esperte e pezzi di gara a livello tecnico più complessi. È stato di certo molto faticoso, ma è stata anche un’esperienza bella, ricca di emozioni, formativa ed importante per migliorarci. Per noi questo ottavo posto rappresenta non solo un traguardo importante, ma anche una base solida su cui costruire futuri successi».
«Il fatto di aver partecipato tra grandi campioni è già una vittoria, in più – aggiunge Amedeo – personalmente, è stato emozionante esibirmi davanti a ex compagni e compagne di squadra torinesi».
Con grinta, professionalità e grande impegno, ancora una volta la coppia Bonetto-Bernard ha dimostrato la propria innata abilità: i ragazzi sono stati un esempio di talento e determinazione, rappresentando non solo la Francia ma anche, simbolicamente, un pezzo di Racconigi sul palcoscenico mondiale.
di Viviana Cappelli