Il Saviglianese è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti gratuitamente al canale ed essere sempre aggiornato sulle ultime novità.
Lunedì 13 gennaio a Torino, in un’Inalpi Arena stracolma, ha avuto inizio ufficialmente la XXXII edizione delle Universiadi, manifestazione sportiva multidisciplinare corrispondente alle Olimpiadi, ma per il mondo universitario. Ben 52 i paesi partecipanti.
Nella cerimonia di inaugurazione, tra i numerosi ballerini (più di 200), erano presenti tre ragazze cavallermaggioresi: Anna Casari, Adele Testa ed Elisa Bonino. Le tre ballerine sono allieve della locale scuola di danza Sylphide della maestra Monica Garis. Quest’ultima è stata contattata, insieme ad altre scuole della regione, per fornire eventuali volontari per le coreografie andate in mondovisione nella serata di lunedì.
«È stata un’esperienza fantastica – dicono le tre ragazze – irripetibile e molto formativa. Abbiamo avuto la possibilità di ballare e di crescere accanto a dei grandi della danza, ovvero Luciano Cannito e Fabrizio Prolli e, nei giorni prima, di provare assiduamente con grandi maestri».
Fin dalla giornata di giovedì, infatti, le tre cavallermaggioresi si sono cimentate tutto il giorno nelle prove a Torino insieme a professionisti di fama (alcuni hanno anche partecipato a trasmissioni televisive come “Amici”). «Siamo state affiancate – sottolineano – da persone molto importanti come il direttore artistico Walter Rolfo e la campionessa di pattinaggio Carolina Kostner».
Sotto gli occhi attenti dei genitori, che hanno ricevuto un pass speciale per assistere alla cerimonia, e quelli dei vari parenti collegati attraverso la televisione, nei primi momenti c’è stata una bella sorpresa: tutte e tre le ragazze sono state selezionate per portare le bandiere o i cartelli di due nazioni partecipanti. Adele Testa ed Elisa Bonino la Slovenia, mentre per Anna Casari il Lichtenstein. Dopo la siflata iniziale, l’arena si è quindi accesa di rosso grazie ad un drone che, spiccando il volo, ha portato la fiaccola olimpica in piazza San Carlo, sulle note di un grande coro ed i passi di centinaia di ballerini. «Desideriamo ringraziare – concludono le ragazze – la nostra maestra Monica e la scuola di danza perché senza di loro non avremmo potuto partecipare».
di Federico Mattio