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Domenica 1° dicembre, dopo 56 anni di attività e una gestione che ha attraversato diverse generazioni, “Pasta Fresca Da Albino” ha chiuso. Con l’arrivo della pensione e nessun candidato per il passaggio dell’attività, Dany e Jimbo, gli attuali titolari, hanno, per il momento, spento le luci di quello che per il paese è un’istituzione.
Lo storico laboratorio, nato nel 1970, ha rappresentato per oltre mezzo secolo un punto di riferimento per gli abitanti del paese, e non solo.
Tutto iniziò con Albino Manfredi, originario di Perlo, nei pressi di Ceva, che a 27 anni arrivò a Racconigi e aprì il primo negozio di pasta fresca in piazza Santa Maria (proposta all’epoca innovativa per il paese) e avviò una professione imparata dall’amico Carlo Corino di Bra, per cui sviluppò una passione che avrebbe segnato il suo futuro. La qualità della pasta conquistò subito il cuore dei clienti, non solo locali. Gli agnolotti, in particolare, sono divenuti famosi anche fuori dal Piemonte: si racconta che persino un prete di Roma, innamorato del sapore della pasta, voleva portare la produzione racconigese nella capitale. Le domeniche diventarono un momento speciale: dopo la messa, i racconigesi si riversavano nel negozio che si riempiva all’inverosimile di persone pronte a godersi un pranzo speciale con la pasta fresca di Albino, oltre a poter scegliere fra altri tanti piatti preparati con cura e attenzione: dagli gnocchi alla romana, ai polli allo spiedo, dal tiramisù, al bonet. La moglie Maria Mazzarello ha affiancato il marito nel lavoro, a volte con l’aiuto della figlia Elena e di numerosi cittadini che negli anni hanno contribuito al successo dell’attività tra cui: Giuseppe Parisi, Silvano Vaschetti, Giancarlo Giannotta e Cristina Corino.
Nel 1997, dopo 27 anni, Albino ha ceduto il testimone a Luciano Cornaglia. Luciano, proveniente dall’edilizia, ha mantenuto il nome “Pasta Fresca Da Albino”, ha ampliato l’offerta gastronomica e, insieme alla socia Cristina, ha portato l’attività a un ulteriore livello di successo. Nel ’99 il laboratorio si è trasferito negli attuali locali di via Roma, dove, per altri 19 anni, ha continuato a deliziare i clienti con piatti e idee culinarie: un’esposizione di 23 antipasti variabili tra estate e inverno, e menù speciali per Natale e Capodanno.
Nel 2015 anche per Luciano è giunto il tempo della pensione. “Pasta Fresca da Albino” passò a Enrico Gastaldi, conosciuto come Jimbo, e a Daniela Borriero. Anche Jimbo, proveniente dall’edilizia, dopo 36 anni decise di dare una svolta alla sua vita e, insieme alla moglie, ha mantenuto viva l’eredità di Albino, ampliando ulteriormente l’offerta: la “Pasta Fresca Da Albino, di Dany e Jimbo” vanta tanti tipi di pasta e una gastronomia sempre più variegata. Oltre a soddisfare i palati dei racconigesi, hanno continuato a fornire ristoranti e organizzare catering per eventi come comunioni, matrimoni e lauree; il negozio è diventato un punto di riferimento non solo per le famiglie, ma anche per il centro anziani e il gruppo di pescatori del lago Verde. «Un lavoro in cui abbiamo messo tutta la nostra passione e che inevitabilmente ci mancherà – ammette Jimbo – ma è arrivato il tempo di dedicarci a noi stessi e riposarci».
Con la chiusura di “Pasta Fresca Da Albino”, finisce un capitolo importante della storia racconigese, ma l’eredità lasciata da Albino, Maria, Luciano, Cristina, Dany e Jimbo resterà nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il piacere di gustare la loro pasta fresca. Un pezzo di storia che difficilmente sarà dimenticato, con la speranza che il 2025 possa portare un nuovo passaggio di testimone nel segno della continuità.
di Viviana Cappelli