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All’interno dell’elenco piemontese degli alberi monumentali registrati, figura ancora l’imponente farnia del Parco reale (arrivata all’età di 199 anni e all’altezza di ben quaranta metri e con quasi uno e mezzo di diametro), che era stata inserita nel primo registro del 1982 da parte del Corpo Forestale. Un albero che è stato ormai abbattuto due anni fa, alla fine nel 2022, per motivi di sicurezza durante i grandi lavori che hanno interessato il Parco del Castello durante la sua ultima chiusura totale.
Tale elenco, quindi, necessita di un aggiornamento, eliminando la voce “Farnia di Racconigi”, dato che ormai quel che è rimasto del suo immenso tronco sono dei tavoli di design e nulla più, come documentato dall’azienda del Friuli Venezia-Giulia “Tabula Woods” che si è occupata della lavorazione degli assi ricavati.
Farnia a parte, Racconigi figura tra i Comuni piemontesi con il maggior numero di esemplari di alberi monumentali (ben 5, tra cui due platani, un tasso, un olmo del Caucaso e una farnia), solamente dietro a Torino (13) e Stresa (7), a pari merito con Acqui Terme e San Secondo di Pinerolo. Inoltre, la nostra città vanta la presenza di uno tra i cinque alberi del Piemonte la cui circonferenza supera i dieci metri: si tratta di uno dei due platani, di quasi undici metri, situati all’ingresso di Villa Cayre (di proprietà del Comune) in frazione Tagliata.
Il tema degli alberi monumentali, d’altronde, è sempre più oggetto di interesse da parte della Regione, la quale ha in programma la creazione di un portale digitale per promuovere la scoperta turistica di questi alberi eccezionali, tra cui certamente figureranno gli esemplari racconigesi.
di Massimo Tabusso