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È mancata mercoledì 6 novembre Antonia Audisio, detta Tina, 94 anni.
Nata a Cavallermaggiore nel 1930, prima del matrimonio abitò nella cascina di famiglia in località Castiglione. Nel 1952 si sposò con Giacomo Rosso, spostandosi in località Pradonio, dove visse fino al 1992.
Rimasta vedova nel 1973, con figli ancora giovanissimi, affrontò di petto la situazione prendendosi a carico tutta l’azienda agricola e divenendo una delle pochissime “quote rosa” nel mondo agricolo nostrano.
Raggiunta la pensione, nel 1992 decise di lasciare la gestione dell’azienda al figlio Marino e di spostarsi in paese, dove è rimasta fino alla fine. La porta di casa Audisio «era sempre aperta a tutti – ricordano i parenti – alla famiglia, agli amici, a chiunque: ai buoni e ai truffatori, ai ricchi signori e ai meno abbienti, agli emarginati, ai “diversi” che tanto amava per la ricchezza che portavano in dono».
La cavallermaggiorese è stata una donna curiosa, appassionata dei viaggi organizzati e un’accanita frequentatrice della Biblioteca civica. Era anche amante della montagna, in particolare della valle Maira.
Nel campo dell’associazionismo, intorno agli anni ’80, è stata presidente delle “donne rurali” – ramo femminile della Coldiretti – di Cavallermaggiore.
Tina lascia i figli Gemma, Marino e Aurora, con i rispettivi mariti e mogli, le sorelle e i numerosi nipoti e pronipoti. Il funerale si è svolto venerdì mattina nella chiesa di San Michele.
La redazione de “Il Saviglianese” porge alla famiglia sentite condoglianze.