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Manar La Mattina, 25 anni, studentessa universitaria della facoltà di medicina, volontaria, è entrata in Consiglio comunale dopo le ultime elezioni dello scorso giugno.
A lei il sindaco Flavio Gastaldi ha “delegato” la parte culturale del Comune.
L’abbiamo sentita.
Manar, ci racconta come e perché ha accettato di scendere in campo?
«È stato un grande onore per me ricevere questa proposta dal sindaco Flavio, soprattutto alla mia giovane età. Mi è sempre piaciuto partecipare alla vita del paese, quindi ho colto questa opportunità per mettermi in gioco. Ho voluto farlo per portare non solo le mie idee, ma anche quelle dei ragazzi della mia fascia d’età, perché credo fermamente che i giovani siano una risorsa fondamentale per il nostro comune (ne sono un esempio il progetto Mini Animatori, la Pro Loco, GGG). Il mio obiettivo è quello di tenere i giovani legati alla vita di Genola, anche se spesso frequentano le città vicine per motivi di studio o lavoro. Vorrei dare il mio contributo per creare iniziative che li coinvolgano non solo come spettatori, ma anche come organizzatori, in modo che si sentano parte integrante della comunità e possano continuare a coltivare un senso di appartenenza nel tempo».
Su quali argomenti vorrebbe maggiormente impegnarsi?
«Mi impegnerò in particolare sugli eventi culturali, come cinema, teatro, concerti e letteratura. Vorrei anche accennare alla salute mentale tra i giovani, perché ritengo sia importante eliminare il tabù che spesso circonda questa questione».
di Paolo Biancardi
L’INTERVISTA COMPLETA ALL’INTERNO DEL GIORNALE.