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Mercoledì 18 settembre scorso sono trascorsi otto anni esatti dall’arrivo nel 2016 del parroco Maurilio Scavino (classe 1974) a guida della comunità parrocchiale di Racconigi, Murello e Foresto. Entrati ormai nell’ultimo anno del suo incarico (dalla durata ufficiale di nove anni) e con i cambiamenti di orari alle messe della domenica portati principalmente, ma non solo, dalla mancanza dell’aiuto prezioso di don Beppe, non c’è occasione migliore per porre a don Maurilio alcune domande su queste e altre tematiche.
50 anni d’età e 8 passati a Racconigi, si può quindi dire con tranquillità che si è ormai ambientato qui in città?
«Direi di sì e aggiungo che mi sto progressivamente provincializzando e che ho imparato nel tempo a conoscere la realtà della zona. Essendo originario di Druento, un paesone più o meno grande quanto Racconigi, pensavo di conoscere che cosa fosse un paese e mi sbagliavo di grosso, visto che alla fine Druento è un satellite di Torino e lì la mentalità è tipicamente torinese. Quando sono arrivato qua, ho capito che le cose stavano diversamente e anch’io ho dovuto imparare e adattarmi al modo di vivere e allo stile locale».
di Massimo Tabusso
L’INTERVISTA COMPLETA ALL’INTERNO DEL GIORNALE.