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Dal prato del “Trombetta” di Racconigi alle trombette da stadio sugli spalti del “Pascual Guerrero” di Cali, Colombia. È la parabola ascendente di Ikram Neddar, che ha preso parte ai Mondiali Under 20 Femminili con la Nazionale del Marocco.
La calciatrice classe 2004 ha iniziato presto, a soli 4 anni, con la maglia dell’Atletico Racconigi, dando calci al pallone insieme ai maschietti. Poi, a 7 anni, la chiamata della Juventus, con la quale ha intrapreso tutto il percorso che l’ha portata dall’Under12 alla Primavera bianconera. Dopo l’esperienza juventina, ecco il prestito al Riccione, dove per due anni ha avuto modo di farsi le ossa in Serie C.
Ma probabilmente sarà l’estate 2024 quella che Ikram si ricorderà per tutta la vita, perché oltre ai Campionati del mondo c’è stato anche il trasferimento al Frosinone: «Sono molto contenta perché si tratta di una società veramente seria e professionale, che punta a vincere e a salire in B – spiega la calciatrice – So che il Frosinone è una squadra ben strutturata, già quando l’avevo affrontata ne ero rimasta stupita».
Per il Marocco femminile si trattava della prima partecipazione in assoluto al Mondiale Under20, nonché l’ultimo torneo Fifa a cui la selezione nordafricana ancora non aveva messo piede. Ma soprattutto, è stato un momento di riscatto pazzesco per Neddar: «Sono stata la prima ragazza proveniente fuori dal Marocco a vestire la maglia della selezione Under17 – spiega l’atleta – Ci eravamo giocate la qualificazione al Mondiale di categoria ma a causa del Covid si è fermato tutto. Per fortuna che con l’Under20 abbiamo ottenuto questa qualificazione storica, in tal modo ho potuto rifarmi».
Un traguardo epico per il Marocco femminile, la cui rappresentativa Under20 è allenata nientepopodimeno che da Jorge Vilda, allenatore campione del mondo con la prima squadra della Spagna nel 2023! «Vilda è un tecnico bravissimo – racconta Neddar – È venuto con un progetto molto grande e speriamo di vincere qualcosa con lui».
L’avventura in Colombia è però durata pochissimo per le Leonesse dell’Atlante, inserite in un girone di ferro con il Paraguay e due delle nazionali più forti al mondo, Stati Uniti e Spagna: «Abbiamo incrociato un girone difficilissimo: contro le paraguaiane avremmo potuto giocarcela ma abbiamo patito la pressione (vedere tutta quella gente a riempire gli spalti è stato qualcosa di incredibile), mentre perdere solo 2-0 contro le altre due non è un risultato da poco. Abbiamo dato tutto, non ci aspettavamo grandi risultati, ma è un’esperienza importante per il futuro – prosegue – Adesso punto al Mondiale in Brasile del 2027, da disputare con la prima squadra».
Con ancora il jet lag addosso da smaltire, Ikram si è preparata al suo debutto con la casacca dei ciociari, rinviato però al 29 settembre: contro il Lecce la marocchina è stata convocata ma non è scesa in campo, mentre il 22 il Frosinone sarà di riposo. Bisognerà attendere la trasferta in casa del Montespaccato per vederla con addosso i colori gialloblù.
di Alessio Bessone