Il Saviglianese è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti gratuitamente al canale ed essere sempre aggiornato sulle ultime novità.
Manca sempre meno all’inizio della nuova stagione sportiva per la Vbc Savigliano: sabato 14 settembre, le delfine saranno impegnate in un doppio turno di Coppa Piemonte (ore 15 contro Libellula Volley; ore 16.30 contro Virtus Boves). Il coach Marco Porello è pronto per la sua 13ª stagione alla guida della formazione biancoblù.
«Abbiamo cominciato gli allenamenti con una doppia seduta 5 giorni su 7 e quest’ultimo weekend siamo stati in ritiro a Dronero facendo dei test amichevoli con delle squadre di Serie C per testare il nostro livello – dichiara il tecnico – La squadra è cambiata tantissimo, sono rimaste Galletto, Allemano e Giraudo e ci sono tante ragazze provenienti dalle giovanili, mentre 4 ragazze arrivano da fuori. Conosco abbastanza la squadra, perché tante ragazze le ho già allenate in questi anni; sono tutte atlete che hanno voglia di migliorarsi, però ci vorrà certamente del tempo affinché acquisiscano esperienza: ora come ora vedo entusiasmo in palestra e sono certo che ci sarà anche in futuro. Le tre della B e le giovani si conoscono già, mentre le 4 nuove non hanno faticato ad ambientarsi».
«Non conosco le avversarie, non avendo più seguito la Serie C – continua – però posso dire che ci sono squadre che puntano a salire, tipo Rivarolo che ha fatto un bel mercato. L’anno scorso doveva essere un nuovo ciclo ma con tanta gente esterna, però non ha funzionato, quindi ora incomincia un ciclo nuovo, con le ragazze del nostro settore giovanile».
«Libellula è una squadra piuttosto giovane, Boves è una neopromossa, saranno due impegni importanti per capire come siamo dal punto di vista del gioco e della tattica – conclude Porello – Due partite nel giro di 90’? La Coppa Piemonte funziona a concentramenti a 3 squadre al meglio di 3 set, quindi le fatiche sono ridotte e soprattutto si tende a far girare le rose per dare minutaggio a tutte e far capire alle ragazze che chiunque può essere chiamata in causa».
di Alessio Bessone
