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Ci sono importanti modifiche in vista all’area ecologica di via Canavere e in tutti gli “ecocentri” del nostro territorio. Dal 1° agosto sono previste alcune variazioni alle regole di accesso. Il nuovo regolamento è stato già condiviso con le associazioni di categoria e i Comuni del territorio di competenza del Consorzio servizi ecologia ambiente, che serve 52 centri dell’area Savigliano, Saluzzo, Fossano. La novità principale riguarda il fatto che i cittadini e le attività produttive potranno portare all’area ecologica soltanto i rifiuti urbani o ad essi assimilati, ma non i cosiddetti rifiuti “speciali”. L’accesso all’ecocentro sarà inoltre vietato a tutti i rifiuti prodotti dalle attività agricole.
Gli “assimilati” – ancora ammessi all’area ecologica – sono i rifiuti che, per le loro caratteristiche e la loro composizione, possono essere gestiti insieme all’immondizia di casa. In parole semplici, sono quegli scarti che – pur non provenendo dalle utenze domestiche, bensì dalle attività produttive – assomigliano ai rifiuti urbani per natura e composizione e possono essere trattati negli stessi impianti destinati ai rifiuti domestici senza creare danni all’ambiente o alla salute umana. Alcuni esempi sono gli imballaggi di prodotti provenienti dalle attività produttive – in plastica, in legno o in cartone – oppure la carta usata negli uffici.
I rifiuti speciali – che invece non sono più ammessi all’area ecologica – derivano dalle attività produttive, artigianali e commerciali, ma non sono smaltibili come quelli urbani: parliamo ad esempio degli scarti delle attività agricole o agro-industriali, della silvicoltura e della pesca, nonché dei rifiuti derivanti dalle attività di costruzione, di demolizione o di scavo (dall’edilizia in generale, quindi portati da imprenditori edili, artigiani, idraulici, elettricisti, posatori, serramentisti, ecc.) oppure ancora di rifiuti prodotti nell’ambito di lavorazioni industriali o artigianali, di attività commerciali e di servizio che non siano assimilabili agli urbani.
Ricordiamo che l’accesso all’area ecologica è consentito agli utenti in regola con il pagamento della tassa rifiuti, siano essi “domestici” (cittadini) o “non domestici” (attività produttive, ad eccezione delle attività agricole).
È possibile utilizzare l’isola ecologica del proprio Comune e non altre, a meno che il Comune di residenza ne sia sprovvisto: in quel caso, bisogna rivolgersi alla struttura con la quale il proprio Comune si è associato (le informazioni sono sul sito www.consorziosea.it).