Gorgo: «Serve la panchina arcobaleno», Oderda: «Vogliamo farla, ma...»

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È trascorso ormai un anno da quando il Gruppo Giovani della Lista civica Patrizia Gorgo aveva deciso di dare un segnale tangibile contro le discriminazioni sessuali e a favore di una comunità inclusiva, proponendo l'installazione di una panchina arcobaleno nel centro cittadino di Racconigi.
La proposta, portata in Consiglio comunale il 23 luglio 2023, era stata approvata all'unanimità. La panchina doveva essere collocata in piazza Burzio, vicino alla Biblioteca e al Museo della Seta, già sede di una panchina rossa, simbolo del rifiuto della violenza sulle donne. L'inaugurazione era prevista per settembre, ed avrebbe dovuto coinvolgere associazioni e cittadini, ma non se ne fece nulla.
Ora, in occasione della Giornata internazionale contro l'Omofobia, la transfobia e la bifobia del 17 maggio, il gruppo consiliare ha inviato una lettera aperta al sindaco per sollecitare la realizzazione della panchina arcobaleno, chiedendo un incontro per discutere le modalità operative.
In risposta, il primo cittadino precisa innanzitutto che «permane tuttora la volontà di realizzare una panchina per sensibilizzare sul grave e inammissibile tema delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere, così come dimostrato fin dall'inizio anche dal nostro voto favorevole alla mozione dell'opposizione».
Sul fatto poi che la panchina dovesse essere posizionata in piazza Andrea Burzio, davanti alla biblioteca, dal punto di vista della maggioranza Oderda in realtà specifica che «non c'è stato un accordo unanime sul luogo in cui sarebbe stata posizionata e, anzi, come amministrazione riteniamo che piazza Burzio non sia adatta, in quanto lì è già presente la panchina rossa dell'Avis sull'altrettanto importante questione della violenza di genere e contro le donne: pensiamo che sia preferibile non inserire tutte le panchine simboliche in un unico spazio, ma posizionarle in diverse aree della città, così da favorire una maggiore attenzione da parte delle cittadinanza alle tematiche rappresentate».
«In futuro si troverà una soluzione o meglio uno sperabile punto di incontro, senza sconfinare nella strumentalizzazione politica» ha concluso il primo cittadino di Racconigi.
