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Il Comune di Savigliano ha adottato una nuova normativa per porre un freno al sorgere in città di allevamenti intensivi.
Sul numero del 24 aprile del Saviglianese avevamo pubblicato una lettera del movimento “Stop al consumo del territorio” in cui veniva rilevato come, a causa di un Piano regolatore più permissivo rispetto ai Comuni limitrofi e non aggiornato alla normativa provinciale e regionale, negli ultimi anni in città erano sorti “mega-allevamenti” di proprietà di società esterne con migliaia di capi animali; impianti che, a detta dei firmatari della lettera, “risultano dannosi per l’ambiente e per la vita umana”.
Con una variante al Piano regolatore saranno ore agevolate le verifiche da parte degli uffici comunali competenti per il rilascio di permessi. Inoltre, gli interventi di ampliamento e di nuova costruzione di attrezzature, impianti e infrastrutture per l’agricoltura e allevamenti delle aziende agricole nuove o già esistenti saranno subordinati a parere preventivo non vincolante della Commissione consultiva comunale per l’agricoltura e le foreste. Sono poi ridefiniti alcuni parametri per l’edificazione di fabbricati adibiti a ricovero animali, vasche per liquami e concimaie a carattere aziendale. La nuova norma introduce infine delle regole per le distanze nei confronti di edifici o aree ritenuti particolarmente significativi per il valore paesaggistico, architettonico, culturale o strategico sul territorio comunale.
ULTERIORI DETTAGLI ALL’INTERNO DEL GIORNALE.