Nell’ex convento ha preso vita il MuGi

Il bilancio 2023 del Museo civico e della Gipsoteca, ora riuniti sotto un'unica sigla

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Con Silvia Olivero tracciamo un bilancio delle attività del 2023 di Museo civico e Gipsoteca, ora riuniti nella sigla MuGi.

L’ex convento di San Francesco ospita la Gipsoteca Davide Calandra e il Museo civico Antonino Olmo. Due realtà diverse, ma complementari. Cosa le unisce?

«Innanzitutto il fatto di essere civiche, ovvero espressione dell’Amministrazione comunale di Savigliano e pertanto istituzioni culturali pubbliche. Spesso ci si dimentica che i veri “proprietari” di biblioteche, musei e archivi civici siamo tutti noi. La peculiarità di questo istituto culturale è quella di custodire, accanto a collezioni civiche frutto di acquisti e donazioni, analogamente agli altri civici del territorio, anche un vero e proprio gioiello: la Gipsoteca dello scultore torinese Davide Calandra. Non è una cosa che hanno tutti. Entrarvi significa vivere un’esperienza immersiva a stretto contatto con l’attività dello scultore, capire quali sono i procedimenti creativi e tecnici che lo hanno portato a realizzare un’opera o anche a non realizzarla. Calandra è un autore di opere di grande rilevanza, famose in Italia e all’estero, prima fra tutte il Fregio del Parlamento dell’Aula di Montecitorio a Roma. Di questa scultura conserviamo un calco al vero di grande impatto, che non sfigura sicuramente rispetto all’opera definitiva in bronzo, anzi!».

Recentemente è uscito un nuovo logo, dalla sigla MuGi, Museo-Gipsoteca. Perché e com’è nato?

«Il nuovo logo vuole proprio restituire visivamente questa dualità, che rappresenta una peculiarità dell’Istituto museale dell’ex San Francesco. È il primo segnale di un progetto di cambiamento dell’identità grafica che comprenderà tanto la comunicazione esterna quanto quella interna. L’obiettivo è migliorare la comunicazione visiva del museo e renderlo meno isolato dal contesto urbano cittadino. La ditta che si sta occupando del lavoro è la Tec Arti Grafiche di Fossano, con la preziosa collaborazione del grafico Gian Luca Bottini».

di Simona Trabucco

L’INTERVISTA COMPLETA ALL’INTERNO DEL GIORNALE.gip

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