Il Saviglianese è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti gratuitamente al canale ed essere sempre aggiornato sulle ultime novità.
Il Carnevale è ufficialmente partito anche per Giandoja, Giacometta, damigelle e paggi, ospiti alla prima tappa di sabato 20 gennaio in occasione della presentazione della nuova Castellana di Saluzzo, domenica 21 alla sfilata di Busca, sabato 27 a Rifreddo per il ballo dei bambini e l’investitura delle maschere, e domenica 28 a Dronero per investitura e sfilata. Anche quest’anno sarà un lungo tour per le maschere cittadine impegnate tutti i fine settimana con i tanti eventi legati al Carnevale, in chiusura il 14 aprile con la tappa a Villanova Canavese. A rispolverare i panni di Giandoja c’è ancora Giancarlo (Nini) Gribaudo, la storica e amata maschera locale – impersonata negli anni da Tumlin Costamagna, Poldo Devale, Bartolo Marchisio e da Aldo Mano – compie per lui 18 anni.
«Un ruolo che al momento non ho nessuna intenzione di passare, per me indossare questi abiti è sempre come la prima volta, sono bambino dentro e mi piace molto questo impegno anche se di “vecchi” siamo rimasti in pochi: io, Ciaferlin di Saluzzo e il Gran Magnin del Piasco» commenta Nini.
Una lunga carriera nel mondo del Carnevale per Gribaudo già impegnato in gioventù, prima con il gruppo mascherato dei Drolu, poi con i Bat Si Dent.
«Oggi vedere Racconigi senza sfilata fa male – continua Giandoja – ricordo con un po’ di nostalgia gli anni d’oro del nostro Carlevè, una delle più grandi sfilate della provincia che contava dai 20 ai 35 carri disposti per la partenza lungo via Priotti, fino al campo De Gasperi, una marea di gente che arrivava da ogni dove, pullman parcheggiati nei dintorni del paese e per noi, carro di Racconigi, gli ultimi a partire, l’arrivo in piazza Carlo Alberto era spesso con le luci accese, perché era già buio. Oggi ammiro Saluzzo che ha puntato sulla manifestazione e riesce ad avere una bella sfilata e continuo a sperare nel ritorno del Carlevè d’ Racunis».
di Viviana Cappelli