La dott.ssa Cravero è andata in pensione: «Fondamentale l’educazione sanitaria»

Ha "appeso il camice al chiodo" dopo anni divisite fra Levaldigi e Savigliano

Dal 1° gennaio scorso Vilma Cravero, medico di medicina generale, ha appeso il camice al chiodo. Laureatasi a Torino nel 1986, ebbe il primo incarico come “guardia medica” in città nel novembre 1987 (nel frattempo aveva dato alla luce due gemelli). Aveva passato il concorso in Pediatria, ma poi scelse di fare il “medico di famiglia”: per dieci anni (1991-2001) ha svolto l’attività in due ambulatori: Levaldigi e Savigliano; successivamente, al pensionamento del dr. Comina, esclusivamente presso lo studio associato Medici Mg.

Perché oggi mancano i medici di medicina generale?
Dieci anni fa venne realizzato uno studio dai giovani medici del sindacato Fimmg. Il documento diceva che dal 2020 i giovani medici sarebbero stati meno dei dottori pensionati. Lo studio fu pubblicato ed inviato ai politici, ma nessuno lo considerò. Ora c’è un “imbuto” tra i medici laureati e i posti in specialità. Ed attualmente, in più, c’è la concorrenza delle strutture private, dove si guadagna molto di più, con meno carico lavorativo. La colpa di questa situazione è esclusivamente della politica.

Come se ne esce?
È già stato aumentato il numero di specializzandi, ma ad ognuno di loro servono 4-5 anni per completare il ciclo di studi. Quindi ci vorrà tempo per inserire questi giovani medici.

di Guido Martini

IL RESTO DELL’INTERVISTA ALL’INTERNO DEL GIORNALE.

 

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