Filomena Lamberti: «Ho 65 anni ma è solo da 11 che vivo davvero»

Alla Crosà Neira la donna ha raccontato il suo tragico e commovente episodio

«La mia storia purtroppo, come tante altre, è un copione scritto»: con questa dolorosa verità Filomena Lamberti ha iniziato a raccontare il suo trascorso lunedì 27 novembre presso la Crosà Neira. È stata ospite della nostra città durante gli eventi per la Giornata contro la violenza sulle donne.
Nel 2012, Filomena è entrata a far parte di una tragica statistica diventando la prima donna ad essere vittima di un grave attacco con acido. Accanto a lei c’era la psicologa Stella Celentano, operatrice presso lo “Spazio Donna” a Salerno.

Filomena conobbe il suo ex marito a soli 16 anni, e ciò che iniziò come un amore giovane si trasformò in 30 anni di abusi: «Confusi l’amore con il possesso» ha ammesso. La dipendenza che l’ex marito sviluppò dall’alcol contribuì a creare un ambiente tossico in cui Filomena si è ritrovata intrappolata, cercando di proteggere i suoi tre figli. «Mi sono sposata e, con l’arrivo del mio primo figlio, ho sperato nel cambiamento, ma purtroppo non è arrivato» ha raccontato. La paura di denunciare, alimentata dalla minaccia di perdere i suoi figli, e l’impossibilità di cercare aiuto dovuta all’isolamento costruitosi attorno, ha mantenuto il suo silenzio per tanti anni.

Il punto di svolta è arrivato quando suo figlio maggiore, ormai trentenne e stanco insieme ai fratelli di assistere ad una guerra familiare, chiese ai suoi genitori di prendere una decisione sul loro futuro. «Qualcosa si svegliò dentro di me; lì decisi che era necessario mettere un punto dove per tanto tempo misi soltanto una virgola, di amare quella Filomena, che non avevo mai rispettato». Così, il 15 maggio 2012 prese coraggio e dichiarò la sua decisione di separarsi. Purtroppo, la sua scelta scatenò una tragica reazione. Pochi giorni dopo, il 28 maggio, Filomena fu vittima di un attacco brutale. Il suo ex marito, alle 4 del mattino la svegliò e le versò addosso dell’acido solforico, costringendola ad un mese in terapia intensiva, con conseguenze fisiche molto gravi.

di Sofia Mazzone

ULTERIORI DETTAGLI ALL’INTERNO DEL GIORNALE.

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