Rimesso nel cassetto (non troppo tempo fa) il costume da bagno, è già tempo di pensare al Natale. Per Cavallermaggiore si tratta di un appuntamento di punta, dal momento che il “Presepio storico” rappresenta la nostra tradizionale manifestazione di traino turistico, in grado di attirare ogni anno fino a ventimila visitatori (dopo gli anni di emergenza Covid, ci si aspettano numeri in crescita). Altra caratteristica del periodo festivo sono le luci di Natale, che torneranno anche quest’anno.
Anche quest’anno le luminarie saranno le solite. «Abbiamo deciso di riproporle – spiega il sindaco Davide Sannazzaro – e di usare più risorse per finanziare il programma natalizio». Eventi che la Pro loco renderà noti a breve, probabilmente dopo la Fiera piemontese dell’editoria che impegnerà il primo week-end di dicembre. Qualcosa è già trapelato: dopo il grande successo dell’anno scorso, saranno riproposti i presepi nelle cassette che i cavallermaggioresi potranno realizzare personalmente, in modo da creare un percorso di visita in centro (contrassegnato anche dalla “guida rossa”), una “città dei presepi” che va dallo storico allestimento di piazza San Michele fino alla chiesetta di San Sebastiano, dove il collezionista Michele Sola riproporrà la sua affascinante mostra di presepi dal mondo.
E, a proposito di luci, ricordiamo per l’ennesima volta che, ormai da circa tre anni, la nostra Torre civica è parzialmente al buio poiché il faro che ne illuminava la facciata Sud, verso Savigliano, è spento. Resta solo la luce dell’orologio, che ultimamente ogni tanto si spegne pure, lasciando l’intera torre nelle tenebre. Ci apprestiamo ad accogliere migliaia di turisti, una torre completamente nera non è un bel biglietto da visita.
di Guido Martini