Dopo quattro settimane interamente piemontesi, a Chieri si sono concluse le riprese di “Sacred Creatures” (“Creature Sacre”), dark comedy italo-canadese nonché primo lungometraggio della regista canadese Frieda Luk, largamente girato a Palazzo gandolfo, a Marene.
Su quel set internazionale c’era anche una saviglianese, Valentina Ruffa, nel ruolo di segretaria di edizione: «È un ruolo che tiene la continuità del progetto, ossia che controlla che il film abbia senso, che le inquadrature siano montabili, che ci sia continuità narrativa e fotografica tra le varie sequenze – spiega la trentenne –. La “location manager” del film mi aveva menzionato questo progetto e mi ha messo in contatto con la produzione: così sono entrata nella troupe di “Sacred Creatures”».
«Come set, pur essendo a ritmo serrato, mi sono trovata veramente bene a livello umano e lavorativo, è stato davvero stimolante – spiega Valentina – inoltre, lavorare con De Matteo è stato piacevole, perché è una persona disponibile e che non ha atteggiamenti da divo, così come anche il resto del cast».
Ma perché una regista canadese è venuta a girare un film a Marene? «Frieda Luk, consultando le varie location, si è innamorata a prima vista di Palazzo Galvagno» rivela la saviglianese.
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