Un giovanotto di 66 anni, brillante, positivo, vivace, intraprendente, dinamico, un vulcano di idee, capace di parlare correttamente l’inglese, il francese, il tedesco, il mandarino, il cinese e lo spagnolo.
Questo è il travolgente Adriano Paschetta, il nuovo coach di frisbee che in questi giorni sta portando entusiasmo e vitalità tra i giovani studenti delle medie alle prese con le prime imperdibili dimostrazioni free del nuovo sport gettonato in Cina e in America. Una proposta avviata grazie alla collaborazione con l’istituto comprensivo di Cavallermaggiore, di cui i plessi scolastici cittadini fanno parte, e l’assessore allo sport Sebastiano Emanuel.
Adriano è tornato in Italia da tre mesi, dopo 27 anni di Cina e 40 in giro per il mondo, per stare vicino alla mamma di 92 anni, residente a Carmagnola e accompagnare il figlio iscritto all’università di ingegneria a Torino. La storia di Adriano è un viaggio straordinario attraverso continenti e culture. Nativo di Torino, all’età di quattro anni, per via di problemi di salute che richiedevano un trasferimento in campagna, si trasferisce con la famiglia a Racconigi. Cintura nera di karatè, i suoi successi lo portano in Inghilterra, in Germania e negli Stati Uniti dove, grazie ad un coinquilino cinese, fa un viaggio in Cina, si innamora del posto e li rimane.
La sua casa diventa Xiamen, città di circa 4,29 milioni di abitanti situata nella provincia del Fujian, di fronte all’isola di Taiwan, dove inizia a studiare agopuntura e a lavorare in un ospedale locale e dove oggi vive con la moglie e i figli di 22 e 19 anni.
La sua passione per lo sport e per il calcio lo portano poi ad aprire con successo una scuola per allenare giovani calciatori trasmettendo ai suoi allievi lo spirito italiano, tanto che in Cina tutti lo chiamano Happy, proprio per aver portato la gioia nello sport del calcio. Promotore del tour in bicicletta “Go Green” e presidente delle associazioni Fifox (Football International For Organization Xiamen) e Fix (Frisbee International Xiamen), al suo arrivo in Italia, Adriano è stato subito contattato da una squadra del torinese per una collaborazione.
«Vorrei insegnare in Italia questo sport molto amato in Cina e in America, ma con una modalità che sia accessibile economicamente a tutti e vorrei organizzare tornei tra i paesi del territorio locale e tra cinesi e italiani. A tal proposito, ci sono già 400 bambini pronti ad arrivare qua da noi – commenta Adriano –. Il Frisbee è un gioco completamente diverso da quello che si pensa, è uno sport vero, senza contatto fisico, che insegna l’educazione sportiva con gare, regole, punti. È uno sport simile al rugby e alla pallacanestro, dove i giocatori devono portare il frisbee da una parte all’altra del campo per segnare i punti, uno sport di collaborazione, attenzione, velocità e passaggi corretti che ho imparato a San Francisco e portato in Cina, insegnandolo, da subito, in inglese, ai fratellini dei miei allievi di calcio. Uno sport fantastico, accessibile a tutti in cui insegno a credere in se stessi a divertirsi, a stringere amicizie a rispettarsi reciprocamente. Anche qui vedo i bambini strafelici, contenti e appassionati alle mie lezioni dinamiche, stimolanti, eccitanti, con musica e rigorosamente in lingua inglese».
di Viviana Cappelli
L’INTERVISTA COMPLETA ALL’INTERNO DEL GIORNALE.