
Una famiglia – in seguito a uno sfratto avvenuto a metà settembre – ha recentemente occupato in maniera abusiva un alloggio di edilizia residenziale pubblica, assegnato a una persona che (durante l’occupazione) si trovava temporaneamente fuori città per motivi familiari.
In seguito a ciò, dopo aver provveduto al disbrigo delle necessarie pratiche di denuncia e avviso dell’autorità giudiziaria competente, il Comune si è attivato per offrire agli occupanti “una soluzione alloggiativa di emergenza nella quale il nucleo familiare in questione possa temporaneamente trasferirsi, così da permettere il rilascio dell’alloggio attualmente occupato, il cui utilizzo possa essere restituito al legittimo assegnatario“, si legge nella relazione del vicesindaco Alessandro Tribaudino pubblicata sull’albo pretorio.
Dunque, considerata la situazione di estremo disagio socio-economico in cui versa tale famiglia – composta da quattro persone, tra cui un minore – testimoniata dalla relazione realizzata dai servizi sociali locali, la giunta comunale ha deciso di mettere a disposizione degli irregolari un’unità abitativa della “casa emergenza” di via Priotti (numero 43), la struttura destinata all’intervento nelle situazioni di emergenza abitativa, appunto.
Si tratta dell’alloggio situato al piano rialzato (sul lato sinistro), composto da disimpegno, due camere da letto, una cucina, un bagno e un corridoio, in cui al momento non risiedeva alcun assegnatario.
di Massimo Tabusso
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