La penna nera la porta con orgoglio sul cappello. E non è solo una questione di numeri – da 53 anni socio Ana e per oltre quaranta capogruppo prima di Savigliano e poi del nucleo “Borgo Pieve”, formatosi nel 2017. Per Secondo Cavallo “l’alpinità” è uno stile di vita. Spirito di sacrificio, onestà, profondo senso di appartenenza, costante attenzione ai bisogni della collettività ne scandiscono la quotidianità. «Solidi ideali trasmessi dalla famiglia e che ho fatto miei – dice Cavallo – applicandoli rigorosamente anche come capo sezione». Quando Savigliano chiama, gli Alpini rispondono! Fedele al motto, Cavallo si è prodigato nei decenni per implementare e valorizzare il sodalizio, partendo dalla realizzazione di una nuova sede, in corso Caduti sul Lavoro. Tutti noi, affettuosamente, la conosciamo come la casetta degli Alpini, una costruzione in legno simile a uno chalet di montagna, in cui sono raccolti cimeli e gagliardetti di caduti. Secondo ci lavorò tanto, supportato dagli associati, in costante crescita, e contribuendo finanziariamente di tasca propria. Coesione e condivisione hanno caratterizzato la sua lunga presidenza. Innumerevoli sono state le collaborazioni con l’amministrazione comunale e dei paesi limitrofi a manifestazioni ed eventi istituzionali. Promotore instancabile di raccolte a scopo benefico, a lui si deve il successo del concorso letterario “Penna d’argento”, con il coinvolgimento degli istituti scolastici con cui si è instaurato un rapporto di stima ed amicizia, con l’avvio di progetti didattici. Senza dimenticare gli anziani, con le visite nelle case di riposo e la gioiosa ricorrenza dell’Epifania, animata dalla corale “Rino Celoria”. Ricordiamo ancora l’opera di manutenzione del sentiero Tortone sul Maira e il recupero della croce in legno situata lungo il viale della Sanità, a memoria dei Caduti.
La memoria, per Secondo, è un dovere morale, da perpetuare alle generazioni future. Vicinanza ai “compagni” andati avanti, con la presenza di bandiere e cappelli ai funerali e onore a chi si è sacrificato per la difesa della patria. Sempre e ovunque. Impegno civile, che lo ha visto in prima linea per il restauro della chiesetta del Beato Amedeo in corso Roma, luogo molto caro alla mamma Caterina.
I riconoscimenti, oltre che dai concittadini, sono arrivati anche dall’alto. Il 2 giugno del 1992 è stato insignito dell’ordine di Cavaliere della Repubblica. Il 2 giugno del 2019 il presidente Sergio Mattarella lo ha nominato Ufficiale al merito della Repubblica. Il 29 settembre del 2014, il sindaco Claudio Cussa gli consegnò un attestato di benemerenza. E giovedì 28 settembre, il Consiglio comunale ha festeggiato ancora l’Ufficiale al Merito Secondo Cavallo.
di Simona Trabucco